Non ci sta la Società Calcio Napoli a essere messa sotto accusa: «Noi assenti al tavolo col Comune per le trasferte? L’Osservatorio se lo sono costruiti da soli, vorrei innanzitutto chiedere a chi hanno spedito l’invito, visto che la Ssc Napoli non ha ricevuto alcuna mail né fax. In situazioni come queste si alza il telefono e ci si confronta, visto che non è accaduto forse non c’era la reale volontà di un incontro». Così Alessandro Formisano, head of operation del Calcio Napoli.
Uno sfogo che arriva a metà mattinata, una risposta alla Commissione sport del Consiglio comunale, presieduta da Carmine Sgambati, alla quale era stata invitata appunto la società. Una commissione riunitasi sulla presunta discriminazione territoriale verso i tifosi azzurri ai quali sono negate alcune trasferte e alla quale non ha partecipato nemmeno Daniela Stradiotto responsabile dell’organismo che stabilisce quali tifoserie e per quali partite possono spostarsi. Commissione – infine – dove è stato creato un altro organismo esclusivamente comunale al quale fa riferimento Formisano: l’Osservatorio del Consiglio che dovrebbe mettere in contatto i tifosi con la Stradiotto.
In Ssc Napoli ci si interroga se sia solo un caso che quello striscione sia apparso proprio all’indomani della Commissione. Parola ancora a Formisano: «Vorrei chiarire che la trasferta di Cagliari è stata vietata, non per motivi di discriminazione territoriale, ma per motivazioni inattaccabili di ordine pubblico. In questo contesto che senso avrebbe avuto un intervento del Napoli per far cambiare la decisione del Prefetto?».
Il manager tranquillizza i supporter: «I tifosi sappiano che il club azzurro lavora ogni giorno per permettere loro di viaggiare in trasferta, è stato fatto e si fa l’impossibile per far sì che possano essere al fianco della squadra. Lavoriamo nelle sedi opportune e qualificate per far sì che i nostri sostenitori ci seguano sempre, ricordo il lavoro immenso che fu fatto ad agosto per permettere la trasferta di Verona».