L’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, non ha le credenziali di Guardiola, o Enrique, o Cruijff, ma ci sono affinità. Sarri ha assorbito tutto quello che di buono poteva da questi tre modi di concepire il calcio. Idee che nel calcio italiano non sono molto avanti.
Il terzo gol segnato contro il Cagliari, quello di Hamsik, è il simbolo di questo lavoro incredibile fatto dall’allenatore. Tutti e gli undici giocatori che toccano il pallone, Reina compreso. Gli avversari che guardano i passaggi ma sembrano incantati. Nonostante i loro sforzi non possono fermare gli azzurri, che col capitano vanno in gol.
La bellezza di questo gol ha varcato i confini, arrivando ai vari Pochettino, Marcelino, Guardiola. I quali non hanno risparmiato complimenti per il tecnico azzurro.
Questo Napoli formato Barca, o City, è opera di Sarri. Mettendo insiemeil pressing alto e asfissiante del primo Barça di Pep, la verticalizzazione introdotta da Luis Enrique, la velocità di esecuzione del City.