I rappresentanti della tifoseria in Commissione sport per chiedere prezzi più bassi nelle curve al San Paolo

San Paolo e trasferte le discussioni di ieri

Nasce l’Osservatorio del Consiglio comunale di Napoli contro le discriminazioni territoriali nei confronti dei tifosi del Napoli ai quali – molto spesso – è negata la possibilità di andare in trasferta per sostenere la squadra del cuore che è anche la capolista della serie A. La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza è stata il niet per andare a Cagliari. Tuttavia sotto sotto il tentativo che tifosi e consiglieri comunali stanno facendo è quello di avere il via libera per Torino il 22 aprile quando gli azzurri sfideranno i bianconeri in quella che potrebbe essere la partita scudetto. Remote, remotissime, le possibilità che ciò accada. Anche perché nella partita di Napoli lo stesso divieto fu imposto ai tifosi della Juve.
Queste le premesse che hanno indotto il presidente della Commissione sport Carmine Sgambati a convocare una riunione ufficiale alla quale ha presenziato una rappresentanza dei tifosi organizzati. La Commissione sarà pure il luogo istituzionale dove l’Osservatorio avrà la sua casa. La prima riunione dovrebbe esserci nelle prossime due settimane. Invitati – e hanno declinato – la responsabile dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive Daniela Stradiotto, è lei che decide quale tifoserie può andare in trasferta, e il Calcio Napoli. Assenze «stigmatizzate» da Sgambati. Pienone – invece – dei consiglieri. Da Vincenzo Moretto (Fdi), a Eleonora De Majo (demA) passando per Ciro Langella (Agorà) e Salvatore Madonna (Pd) tutti ritengono «una ingiustizia non fare andare i tifosi azzurri in trasferta». Presente anche l’amministrazione con l’assessore allo Sport Ciro Borriello. Da Sgambati, dalla giovane De Majo e dall’assessore è partita l’idea dell’Osservatorio consiliare, uno strumento che nelle intenzioni degli eletti del popolo dovrebbe mettere in collegamento il tifo partenopeo e l’organismo che stabilisce le trasferte. Quelli del Napoli sono convinti di essere discriminati. Rappresentati dall’avvocato Emilio Coppola hanno presentato un dossier, dove motivano la presunta discriminazione territoriale. Tra le lagnanze una abbastanza seria: nell’organismo presieduto dalla Stradiotto ci sono i rappresentanti della società Autogrill – dove effettivamente bande di pseudotifosi si sfidano e devastano – e non i tifosi veri «quelli che vogliono godersi solo le partite». «Anomala e discriminatoria, non solo per i tifosi ma anche per tutti i napoletani la decisione di vietare le trasferte» spiega Sgambati. «Vietare una trasferta è sempre uno schiaffo a Napoli il pensiero di Borriello -. È per questo utile uno strumento che consenta di monitorare la situazione e di interfacciarsi con le istituzioni coinvolte». Borriello ha preso a cuore una richiesta dei tifosi: «Il prezzo politico delle curve a non più di 10 euro. Per consentire a tutti di andare allo stadio». Difficile intervenire – tuttavia – sulla politica dei prezzi di una società che ha come scopo il lucro.

Fonte: Il Mattino

 

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