Una partita bellissima sotto ogni punto di vista quella giocata dal Napoli ieri sera alla Sardegna Arena.
La ripresa a quel punto è diventata un puro esercizio di accademia del Napoli: possesso palla stordente e sussulti improvvisi. Facilitati da un Cagliari che in 45’ ha scomodato Reina solo con una punizione di Lykogiannis.
Per primo Lopez non lo ha scosso. Gli unici tentativi sono stati lo spostamento sul centro sinistra di Han e poi la sua sostituzione. Chissà perché, con Cossu, per una coppia di trequartisti che al Napoli ha continuato a fare il solletico.
Sarri si è potuto concedere cambi comodissimi, ha testato ancora la soluzione Zielinski alto a destra come a Lipsia (con Callejon centravanti) e si è goduto dalla panchina il resto della pioggia del Napoli.
Il contropiede-playstation, feroce e leggero insieme, Hamsik-Insigne-Hamsik, con 17 passaggi di fila in una cinquantina di secondi(3-0); la voglia di gol di Insigne (tiro parato da Castan e conseguente rigore trasformato: 4-0); addirittura una punizione al bacio di Mario Rui che già prima, come Callejon, aveva sfiorato il 5-0. Il quinto marcatore nella stessa partita: l’ultima volta era successo nel 2012, sempre contro il Cagliari, ma quella era solo un’allegra banda del gol. Questa suona tutta un’altra musica.