«Pretendiamo rispetto». Roberto De Zerbi è chiaro: il Benevento non alza la voce ma le sue ragioni vuole difenderle, argomentando e pretendendo di più dagli arbitri. Il tecnico giallorosso torna sul rigore solare non dato a Cataldi, su quello già non fischiato in precedenza su Sandro: «Dispiace, sono episodi che ci penalizzano e che avrebbero potuto cambiare l’esito della gara. A volte le sviste si subiscono, a volte si hanno a
favore. Dà fastidio l’atteggiamento, non parlo di questa gara ma in generale: non ci si pone allo stesso modo con le due squadre. Noi siamo persone serie, non piangiamo come fanno gli altri, ma pretendiamo il rispetto, che sia uguale per tutti. Quando si va in questi stadi, l’atteggiamento che si riceve è diverso». Torna sui calci piazzati, sui gol presi marcando a zona: «Il Var è una tecnologia che arricchisce, siamo orgogliosi. Noi non marchiamo a uomo proprio per evitare dei possibili rigori perché c’è la lente d’ingrandimento. Però dispiace perché certi episodi non sono stati rivisti al Var. Noi dobbiamo migliorare, la responsabilità è mia, si vede che non ho fatto abbastanza sulle palle inattive. Ma è una lacuna di tante squadre: in passato non me li ricordi tanti gol sui calci da fermo…». Il risultato? «Se avessimo vinto non avremmo rubato nulla. Noi non molliamo».
Luci a San Siro. Sono così quei mille e cinquecento tutti colorati di giallorosso in curva, che non hanno mai visto in vita loro il campo di gioco così piccolo, che sono come in cima ad un grattacielo, eppure cantano con la forza di chi non vuole arrendersi mai. San Siro, le luci, l’Inter, le maglie nerazzurre, un’altra serata magica. In una stagione che comunque vada sarà indimenticabile. Hanno invaso Milano sin dalle prime ore del pomeriggio, sono arrivati con tutti i mezzi possibili: aereo, auto, pulman, pullmini, frecciarossa. Selfi davanti alla Madonnina, poi alla ricerca dell’hotel del Benevento per un primo approccio con i beniamini giallorossi, con Sandro, Sagna, Viola. Infine a urlare come pazzi su quella balconata atipica a San Siro, anche per combattere il freddo pungente. Non è record di presenze come Bologna (2.500) o come Torino (2.000), ma anche 1.500 sono un numero di cui andar fieri. Ci sono quelli partiti dalla città e quelli che hanno aspettato il Benevento a casa loro. A Milano c’è un gruppo folto di tifosi giallorossi, fanno tutti parte degli “Stregoni del Nord”, sono una risorsa inesauribile per le trasferte al settentrione.
Ora il Verona. Domenica invece si torna in città: c’è il Verona per quello che viene definito uno scontro salvezza. La società si è già premurata di iniziare la prevendita. Ci sono tante agevolazioni, una è rivolta alle donne quattro giorni prima della loro festa. Quelle che vorranno assistere a Benevento-Verona pagheranno solo 10 euro in ogni settore dello stadio, fatta eccezione per la Tribuna centrale. Il tagliando recherà la scritta “Riservato donna” e sarà un omaggio della società a tutte coloro che seguono con passione le sorti del Benevento Calcio. Ma c’è una promozione riservata anche agli abbonati: come col Crotone, i titolari di un abbonamento intero potranno acquistare un titolo dello stesso settore per un’altra persona con uno sconto pari al 50 per cento. La promozione sarà valida fino ad esaurimento posti e terminerà alle 19 di venerdì 2 marzo.Corriere dello Sport