Bologna-Genoa è la gara che apre la 26^ giornata di questo campionato di Serie A. Roberto Donadoni deve fare i conti con l’assenza dell’infortunato Rodrigo Palacio e alle non perfette condizioni fisiche di Simone Verdi, motivo per cui si affida al 3-5-2, con Blerim Dzemaili a supporto di Mattia Destro. Davide Ballardini sceglie un sistema di gioco speculare, puntando su Bessa nel cuore del centrocampo e sulla coppia Pandev-Galabinov in attacco. Squadre corte e compatte, più attente a non commettere errori tattici che a regalare spettacolo ai tifosi accorsi allo stadio Dall’Ara di Bologna per l’anticipo delle 18.00.
Il Grifone si rende pericoloso dopo 5 minuti di gioco: Galabinov serve Rosi, cross al centro su cui Romagnoli non è perfetto ma ci pensa Mirante ad evitare ogni pericolo. 7 minuti dopo è la volta di Helander, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, impensierire Perin. Nella parte centrale della prima frazione, poi, è Galabinov ad avere tre buone occasioni ma non fa mai male a Mirante. Risponde Blerim Dzemaili con una conclusione che finisce, di poco, alta sopra la traversa. La partita si accende quando Pulgar e Pandev, dopo un altro scontro, entrano in contatto ma l’arbitro Giua è bravo a calmare gli animi. Sul finale di frazione, poi, le squadre si aprono e il Grifone ha l’occasione di distendersi in transizione rapida. Ma i primi 46 minuti finiscono a reti bianche.