Il Pagelliere azzurro dà i voti al Napoli

Lipsia-Napoli 0-2
Reina – ennesima partita da impiegato statale, con un solo acuto a testimoniare la sua presenza: un’uscita bassa.
Sta cosa che viene pagato per non far niente, non so quanto faccia piacere al patron…
6
Maggio – strappato da Sarri per la seconda settimana consecutiva ai cantieri cui stava cominciando ad abituarsi, non ha poi così tanto da fare.
Certo un po’ in difficoltà và, ma è normale quando ti trovi a giocare contro ragazzi più giovani di te di quasi 20 anni.
In tutti i modi non sfigura, dispiace solo che con solo il campionato da giocare,  le possibilità di entrare in campo e indovinare finalmente un cross vincente, scarseggiano.
6
Albiol -semplice, ordinato e mai fuori tema. Anche se sembra il giudizio di un mio compito in classe alle superiori è quello che fa vedere in campo.
Una o due sbavature, ma sono da considerarsi errori di distrazione e concentrazione, proprio come i miei in uno di quei compiti su citati.
Sufficiente.
6
Tonelli – il migliore della retroguardia.
Anche se la faccia e l’espressione sono tipiche di chi si è appena alzato, il ragazzo ci mette cuore, grinta e quel pizzico di cazzimma che non guasta, anzi.
E in più a momenti ci fa saltare dal divano per il goal qualificazione.
Lo dico? Secondo me qualche altra chance se la merita.
L’ho detto.
6.5
M.Rui – vederlo saltare per prendere il pallone a Poulsen, di circa 20 cm più alto è sì, commovente, ma dà anche l’idea di come il nostro portoghese portatile non si arrenda mai, cercando di buttare sempre il cuore oltre l’ostacolo, insieme ai palloni che spesso lancia nel vuoto più assoluto.
Ma non ne facciamo un dramma, il ragazzo c’è.
6
Hamsik -ammetto che, auspicandomi un massiccio turnover, non mi aspettavo di vederlo titolare, e forse nemmeno lui stesso, visto il goal che si divora dopo pochi minuti.
Ma è solo l’inizio, poi pian piano si sblocca e partecipa al gioco e all’azione del goal “triangolante”, da par suo.
Per il resto niente di che, ma la sufficienza c’è tutta.
6
Callejon – entra a pochi minuti dalla fine ma è decisivo per l’assist a Insigne e per il tiro finito in curva del possibile 0-3.
Non ho mai creduto alla qualificazione, ma devo ammettere che qualche parolina non proprio gentile, per via di quella sciagurata conclusione, gliel’ho urlata.
6.5
Diawara – mmm…non una gran partita la sua, anche se comunque assai meglio di quella dell’andata, in cui ci fece rimpiangere di non avere giocato con Starace, il magazziniere, al suo posto.
Troppo impreciso, poco reattivo…
5.5
Allan – il migliore in campo a mio modesto parere.
Mandato in campo per mettere un po’ di cattiveria agonistica nella squadra che la settimana scorsa si sarebbe fatta mettere sotto perfino da una rappresentativa dei migliori massaggiatori della serie B, il brasiliano risponde come al solito presente.
Sgroppate, dribbling, pressing e quella diffusa sensazione di strapotere fisico superiore alla media.
Il Rocco Siffredi del nostro centrocampo, praticamente.
7
Mertens – se non avesse partecipato al goal e al triangolo dell’amore che ci ha portato in vantaggio, sarei stato pronto a scrivere:”Ha fatto bene Sarri a non rischiarlo in una partita inutile…”
Invece non posso farlo, ma per poco però, perché il belga è in campo sì, ma fa veramente poco per ricordarcelo.
Forse anche lui non si aspettava di giocare.
5.5
Zielinski – anche se il paragone che ha fatto Sarri tra lui e quel mostro che gioca con il City mi sembra azzardato come un potenziale paragone,
: parmigiana di melanzane/polenta, dove entrambi cibi sono ottimi, però ja, nun pazziamm… debbo dire che il polacco si comporta comunque benissimo.
Una rete alla Inzaghi, tanto movimento, qualche numero, e buone giocate.
Son rimasto contento.
6.5
Insigne – subito ispirato, sembra giocare con l’intento di voler far capire ai tedeschi che, se a Napoli hanno vinto 3-1 è perché a noi di questa EL ce ne importa come dei discorsi di Salvini. Per dire.
E secondo me ci riesce pure.
Quindi eccolo che scarta, scatta, e fa scempio degli avversari quasi per tutto il match, fino a trovare il goal a 5′ dalla fine, che a niente serve, ma che fa venire ai tedeschi una strizza pazzesca e tanti rimpianti a noi a casa.
Altra partita ottima del nostro Lorenzo insomma.
6.5
Ripeto il concetto espresso in occasione della partita di andata:
Secondo me, ma anche secondo tanti commentatori ed addetti ai lavori molto, ma molto più seri, questa qualificazione l’abbiamo volutamente lasciata ai tedeschi già quando uscirono gli accoppiamenti, per credere ancora di più in quel sogno impronunciabile.
E mi va benissimo così.
Però non capisco una cosa, perché il forcing finale?
Vuoi vedere che a partita in corso avevano cambiato idea?
Mistero azzurro.
Comunque,Forza Napoli. Sempre.
A cura di Vincenzo De Lillo
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