Il punto della situazione – di R. Muni: “Faremo tredici?”

Il Napoli, insieme con la Juve, sta disputando un campionato a parte. Il distacco tra le prime due, sempre distanziate di una lunghezza, ed il resto delle squadre è considerevole, segno che i Sarri’s boys e la squadra campione in carica da sei stagioni consecutive, stanno letteralmente ammazzando il campionato. Da tifoso di parte azzurra, avrei preferito che la squadra del cuore fosse la sola a prendere il largo ma, a tredici giornate dalla fine, la Juventus non sembra intenzionata ad alzare bandiera bianca. Nonostante l’impegno di Champions e qualche calciatore non al meglio, l’armata di Allegri resiste come unica insidia per i Sarri’s boys ed il rischio di superare quota cento punti ed arrivare secondi, aumenta partita dopo partita. Contro la SPAL, che già all’andata aveva venduta cara la pelle, ci è voluto un gol di Allan, dopo appena sei giri di lancette, per effettuare il nuovo contro sorpasso ai bianconeri, vittoriosi nel derby del lunch match. Il risultato con il minimo scarto non rende l’idea circa l’andamento della partita e, soprattutto, non esprime il dominio pressoché totale dei ragazzi di Sarri. Il Napoli, in realtà, aveva trovato anche il gol del raddoppio, giustamente annullato a seguito dell’intervento del VAR. Oltre al danno c’è stata anche la beffa, poiché capitan Hamsik, autore della rete annullata, era stato ammonito per un’esultanza giudicata troppo eccessiva. Contava vincere, anche mettendo da parte gli estetismi e così è stato. Tra le tante note liete della partita, c’è un nuovo clean sheet di Pepe Reina. In altri termini, una nuova partita conclusa con la porta inviolata. Oltre al dato statistico, questo aspetto è indice di un approccio diverso alla partita, da parte degli azzurri, rispetto alle recenti apparizioni, che avevano visto la squadra di Sarri andare in svantaggio a freddo, salvo riuscire a ribaltare il risultato. Questione di dettagli e di maturità caratteriale, aspetti fondamentali per il rush finale di questo avvincente ed estenuante campionato. Il successo ottenuto contro gli estensi, il nono si fila in campionato (…cosa mai riuscita nemmeno durante i fasti maradoniani…), è servito anche per ribadire a qualcuno quale sia l’unica ossessione di Sarri e dei suoi boys, fin da luglio scorso. Come detto dallo stesso tecnico di Figline, l’ossessione nel breve periodo può portare una scarica di adrenalina che è fondamentale a questo punto della stagione. Lo stesso non mi sento di affermare per coloro che, guardandosi allo specchio invecchiati di colpo, fanno fatica ad abituarsi all’idea di passare il testimone a chi ha ancora tutto da dire. E sempre a proposito di Juventus, desta qualche perplessità il diverso trattamento che viene loro riservato da arbitri e stavolta anche dal giudice sportivo. Che l’episodio che ha visto coinvolti Chiellini e Belotti sia stato archiviato con un nulla di fatto lascia perplessi e questi cattivi pensieri aumentano se si considerano le due giornate di squalifica che furono inflitte al romanista De Rossi per un episodio analogo. Mancano tredici partite alla fine di un campionato che, per il Napoli, sarà irripetibile. A questo punto della stagione, visti i numeri collezionati dagli azzurri, ci saremmo aspettati un vantaggio più robusto del misero (…ma prezioso…) punticino. Con la Juve che non molla e la trasferta di aprile in quello stadio infausto (…almeno fino ad oggi…) per la nostra squadra del cuore, i sonni dei tifosi partenopei sono tutt’altro che tranquilli. Occorrerà fare il famigerato tredici, simbolo di fortuna e, ai tempi del totocalcio, simbolo di vittoria. Fare tabelle e pronostici è inutile poiché solo pensando ad una partita alla volta si potrà continuare a stupire, portando a compimento quella che a detta di tanti sarebbe una vera e propria impresa titanica. Lo ripeterò fino alla noia che stiamo facendo qualcosa di straordinario eppure potrebbe non essere sufficiente. Concentrazione massima evitando qualsiasi passo falso che potrebbe risultare decisivo. Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni
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