Così il Pagelliere azzurro ha visto Napoli/Spal

Napoli-Spal 1-0
Reina – diciamo la verità, solo mia moglie e quelle del suo gruppo di sostenitrici si sono accorte della sua presenza, perché per tutti quelli poco interessati alle sue doti muscolar chiappose, lo spagnolo oggi sarebbe potuto andare tranquillamente una giornata dalle parti di Benevento, a prendere aria buona e magari partecipare a qualche sagra culinaria che lì intorno sono veramente speciali.
Una parata centrale nel primo tempo e stop.
S.V o 6.
Hysaj – attivo è attivo, ma non serve.
Si propone, fa pure qualche famoso cross dei suoi, ma in effetti la sua è una presenza quasi impalpabile ma non per sue colpe, sia inteso.
Troppo poco impegnato dietro, con la Spal che cerca solo di non andarsene carica di meraviglia, e poco chiamato all’azione offensiva visto che per lo più il Napoli gioca sull’altra fascia, praticamente si fa una giornata di riposo, che pure serve ogni tanto.
6
Albiol – ritorna titolare e il Napoli non subisce nemmeno un tiro in porta.
È vero che molto è merito della Spal che è quantomeno rinunciataria, anche quando magari in ripartenza potrebbe farci soffrire, rispondendo con un sentito “NO, GRAZIE.” alle opportunità che ogni tanto si potrebbe creare, ma Albiol c’è.
Infatti sta lì, a dare supporto morale a portiere e compagni, pronto a fare qualcosa in ogni caso.
Piglia solo un sacco di freddo, ma l’ha scelto lui sto mestiere, che possiamo farci?
6
Koulibaly – dopo la prestazione horror/porno di giovedì torna ad essere la montagna di marmo nero invalicabile per chiunque, a maggior ragione per gli attaccanti della Spal, mandati in campo solo per fare numero dal loro mister.
In mancanza quindi di cose difensive serie da fare, nel primo tempo cerca pure gloria in avanti con un’azione alla Insigne che finisce con un tiro a giro proprio come quelli più sfortunati del nostro Lorenzo, cioè a pochi centimetri dal palo.
Mannagg, sarebbe stato uno splendido goal!
6.5
M.Rui – uno dei migliori senza dubbio.
Partito tra lo scetticismo iniziale di tutti, compreso lui stesso, venendo praticamente da un anno sabbatico, si sta pian pianino ritagliando uno spazio importante nel Napoli.
I compagni lo cercano con frequenza e lui con il suo baffetto aereodinamico, si fa trovare sempre al posto giusto. Complimenti davvero.
Faccio il mea culpa, all’inizio pensavo che tra lui e la buonanima di Aronica non ci fosse differenza, ma mi sbagliavo.
Per fortuna.
6.5
Jorginho – giovedì sera abbiamo sentito troppo la sua mancanza, per cui, se già oggi avesse indovinato solo due falli laterali, sarei stato pronto a dire:” Meno male, con lui è un’altra cosa…”
Figuriamoci se tenesimo conto di tutti i passaggi riusciti e del fatto che si sia pure esibito in qualche recupero palla e contrasto, cosa che notoriamente non gli si confà, visto il fisico da alzatore di tasti dei contatori della luce.
Buona partita.
6.5
Hamsik – ho urlato più io per il goal annullato, visto che è il fiore all’occhiello del mio fantacalcio, che lui.
Anche se lo slovacco ha urlato parecchio soprattutto quando ha saputo che l’ammonizione rimediata nell’esultanza, gli sarebbe stata addebitata nonostante l’intervento della VAR, perché la Figc  tiene alle bandierine più di quanto mia madre tenga alla collezione di porcellane di Capodimonte che ha in salone (Saloncino, 1mt x 1.5).
“Trattami come Marek tratta le bandierine!” Potrebbe essere un nuovo must per i sadomasochisti più tifosi, comunque.
Per il resto una buona partita fatta di begli spunti e qualche tiro.
6.5
Allan – il migliore in campo.
Troppo più avanti degli altri fisicamente, strappa palloni e improperi agli Spallini come applausi a tutti gli altri presenti, senza parlare del goal.
Dove stravolge tutti i teoremi sui triangoli dell’universo.
“Il risultato della somma dei triangoli costruiti da un belga e uno spagnolo, è un brasiliano che butta la palla in rete sul primo palo.”
Questo, non ce ne voglia Pitagora, sarà presto il nuovo assioma a riguardo.
Spettacolo.
7
Mertens – mmmm….non il solito scugnizzo furetto napoletano oggi.
Troppo testardo nel tentare la giocata da fenomeno, non riesce mai a pungere veramente, restando in un  limbo: quello tra la prestazione dignitosa e quella altrimenti denominata:” Ma che ca**o stai facendo?”
Il fatto di aver partecipato al triangolo e al nuovo assioma citato, però, gli consente di avere una risicata sufficienza.
6
Insigne – nel momento in cui i telecronisti hanno detto:”Oggi è l’occasione giusta per tornare a segnare, visto che ancora non lo ha fatto in questo 2018..”, ho avuto la certezza matematica che per quanto si sarebbe impegnato il nostro Lorenzo, nemmeno oggi avrebbe potuto esultare personalmente, nonostante gli scongiuri di cui vi risparmio i particolari.
E infatti il palo e qualche altro errore di centimetri, ne sono la dimostrazione.
Ora non voglio dire che non ha segnato perché questi parlano assai, però un pensierino l’ho fatto, sappiatelo.
Per il resto gioca benino, tenendo sulle spine i suoi marcatori che sono costretti spesso al fallaccio per limitarlo.
Può fare di più certamente ma un buon voto lo merita comunque.
6.5
Callejon – il passaggio finale che porta al tiro Allan lo paragono, anche se siamo fuori stagione, ad un casatiello ben riuscito.
Né troppo duro, né troppo morbido, né troppo pieno né troppo scarno, né troppo forte(di pepe), né troppo insapore.
La perfezione insomma, che solo mamma’ avrebbe potuto imitare.
Certo, nella sua prestazione c’è pure un goal quasi divorato su uno splendido passaggio di Hamsik che mi avrebbe fatto esultare assai, ma per tutto il resto la sua partita è stata più che sufficiente.
6.5
Un arrembaggio durato 5 minuti, poi, una volta in vantaggio, una saggia amministrazione del match, complice anche una Spal venuta qui a limitare i danni e felice di andarsene solo con una risicata ma onorevole sconfitta.
Non so a voi, ma me va benissimo così, basta che restiamo semp lla’.
Comunque, Forza Napoli. Sempre.
A cura di Vincenzo De Lillo
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