CdS – “Sarri SPACCA-NAPOLI”

 

Le considerazioni su Sarri

La verità, ammesso che ne esista una soltanto, è contenuta in quell’enorme guazzabuglio, un’ora e mezza di scarabocchi pennellati intorno ad una sola, fastidiosa domanda: ma è stato giusto o sbagliato? Chiederselo è lecito e rispondersi è doveroso, perché in questo pazzo, pazzo calcio, resta tutto: l’immagine (quasi) sacra della Grande Bellezza del Napoli di sabato scorso e poi la profanazione di se stesso in un’Europa League (mal)trattata con autolesionismo. Ma non ci sono processi, né un clima da santa inquisizione (e ci mancherebbe), in questa indagine a pallone aperto: c’è solo il desiderio umano di comprendere cosa sia il Calcio moderno, come possa e debba essere non solo vissuto e attraversato ma anche affrontato. E’ un sondaggio fuor di retorica, insegue pareri e opinioni, le espressioni più ampie di chi in questo mondo c’è stato, l’ha conosciuto con tutte le sue variabili, con lo stress da prestazione, quello da formazione, le dinamiche più ampie, le nevrosi, la psicologia (quella più spicciola, s’intende). Il Napoli del giovedì sera, qualcosa che non ha mai rappresentato una vaga somiglianza con quello abituale, è un mistero, l’occasionale distrazione d’una squadra che invece nel triennio ha dimostrato «altro» o anche uno sgambetto a se stesso: è varie cose assieme, una varietà di interpretazioni, che però, persino in chi ritiene umano e comprensibile che ci scappi una sconfitta, testimoniano un’incredulità di fondo e spingono a rialzarsi attraverso l’“assoluzione”. Affinché sia possibile riappropriarsi subito del vero Napoli. 

Fonte: CdS

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