Il falso nueve è una sciccheria del calcio di oggi. Dall’ uscita di scena di Higuain il Napoli se ne è inventati molti, ieri sera Callejon, l’andaluso buone per tutte le occasioni, tutti i ruoli, tutte le gare. Callejon da ala a centravanti è il percorso inverso di Canè che da centravanti finì all’ala per una intuizione del petisso. Contro il Lipsia, Callejon centravanti è la curiosità della serata. Cinque giorni fa punta centrale a sorpresa con gol delizioso contro la Lazio nel rimescolamento tattico di Sarri che ingannò Simone Inzaghi. Dopo aver dipinto il gol d’autore nella porta di Strakosha, il San Paolo trattiene il fiato quando scatta sul lancio verticale di Rog e scaglia nella porta tedesca il primo e unico tiro azzurro del primo tempo (20′ volo del portiere in corner), ma anche l’unico tiro del Napoli in tutta la partita. Nella ripresa, il colpo di tacco ad aprire il gioco per Ounas e il tocco, fra Tonelli e Rog, nell’azione del gol dell’algerino. Poi la palla scodellata per Insigne sventata da Gulacsi in angolo. Non molto, alla fine. Si poteva pretendere di più? Callejon ha avuto un solo pallone da indirizzare a rete e l’ha fatto. Per il resto, molti tocchi e sponde.
Stasera condottiero a tempo pieno, inossidabile e infrangibile, eterno (242 partite col Napoli in cinque anni, 138 giocate per intero, una sola assenza, una sola panchina, una volta fuori per squalifica). Ma il condottiero, senza palloni giocabili, può solo resistere e patire.