Sarri: “EL ai limiti della follia”

Sarri in conferenza stampa
Quali sono le motivazioni per l’Europa League?
«Se vogliamo fare un salto di mentalità le motivazioni dobbiamo trovarle perché le partite europee sono sempre importanti. Certo, in questo momento abbiamo delle difficoltà numeriche perché siamo solo in 18 con tre portieri e dovremo fare equilibrismi per mantenerci competitivi giocando una partita seria senza andare ad inficiare il campionato».
Farà turnover, il Napoli potrà essere lo stesso competitivo?
«Il mio obiettivo è il salto di qualità di questo gruppo, quest’anno finora non è avvenuto perché quando abbiamo dato tutto in Champions poi in campionato siamo andati incontro a due pareggi e viceversa quando abbiamo fatto bene in Italia non ci siamo ripetuti in Europa. Bisogna avere la stessa mentalità quando si giocano 3 partite in 7 giorni e questo indipendentemente dai cambi».
La squadra ha mostrato una predisposizione, forse anche inconscia al campionato, lei crede che il gruppo abbia le motivazioni giuste per l’Europa League?
«Il fatto che l’attenzione maggiore sia su qualcosa di diverso lo ritengo normale perché una squadra prima di diventare grande in Europa deve farlo nel proprio Paese. Ma il salto di mentalità avviene con questa crescita».
Ha gli uomini contati, l’esperienza di Reina potrà risultare determinante?
«Devo ancora parlare ancora con Reina e sentire le sue sensazioni. Se ci fosse bisogno un turno di riposo preferirei darglielo in trasferta così gli eviterei lo stress da viaggio».
Per fare una partita seria senza andare a inficiare il campionato c’è bisogno del solito rigore o di un po’ di leggerezza in più?
«Bisognerà accettare lo stress fisico che darà questo avversario e cercare di limitare quello dal punto di vista nervoso. La prepareremo con più leggerezza del solito per giocarla con la serietà di sempre».
Un domani s’immagina più papa o più Presidente del Consiglio e allo scudetto quanto pensa in questo momento?«Papa m’interessa meno, Presidente del Consiglio ci penso poco (ride). Dobbiamo fare una partita di Europa League che non dà punti per il campionato e quindi non posso pensare allo scudetto».
Le piace l’Europa League?
«È una manifestazione ai limiti della follia: giochiamo di giovedì alle 21 e poi torniamo in campo dopo 60 ore, il Lispia ha giocato venerdì e lo rifarà lunedì. Però è la seconda manifestazione europea che non si può assolutamente snobbare».
Si è innamorato del suo Napoli visto nel secondo tempo contro la Lazio?
«Mi ha dato gusto vederlo dall’alto ma ho la consapevolezza che appena un gruppo smette di avere come obiettivo la crescita comincia la discesa. Se in questo momento si pensa più al campionato non è solo colpa nostra ma anche un pensiero indotto visto che intorno a noi c’è molta più fame di risultati in Italia rispetto all’avventura europea».
Contro il Lipsia ancora non ci sarà Milik?
«È in netta crescita. Mi deve dirmi lui quando è disponibile per giocare uno spezzone, non è ancora avvenuto: io l’aspetto».
Come sta Hamsik?
«Sta meglio, si è allenato con la squadra, è tra i meno stanchi perché ha giocato solo 45 minuti però è reduce da un piccolo acciacco».
Quanto potranno pesare le coppe sullo sprint Juve e Napoli, il San Paolo sarà deserto si sente di fare un appello ai tifosi?
«Quanto possa pesare le coppe sulla Juve non m’interessa, per noi in questo momento potrebbe pesare ma più avanti, quando recupereremo giocatori, può diventare un’opportunità. Spero che la società abbia fatto di tutto per far venire più gente possibile e che in tanti cambino idea all’ultimo momento».
Chi teme di più del Lipsia?
«Hanno una squadra brillantissima che esprime tecnica e velocità con grande accelerazioni. Ci sono giocatori forti in tutti i reparti».

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