Il Lipsia fa il suo esordio in Europa League, proprio col Napoli, capolista della Serie A. E’ questo uno dei motivi che carica la squadra tedesca, oltre al fatto che giocherà al San Paolo. Uno stadio in cui si sa, il pubblico è il dodicesimo uomo in campo. Anche se non ci saranno, si prevede, più di diecimila tifosi a spingere la squadra di Sarri.
Il Lipsia ci crede, anche se dalle parole del bomber Timo Werner, si evidenzia che conoscono la forza del Napoli. «Fremo perché è la mia prima stagione europea, un’esperienza entusiasmante».
“Abbiamo solo il 30% di possibilità di passare il turno”.
«Affrontiamo una partita intrigante», ammette mister Hasenhüttl. Negli Anni 90 sognava di arrivare in A da calciatore («Ma ero troppo scarso»), ora ha l’occasione di far bene da allenatore. Nelle ultime settimane ha curato la fase difensiva (per la prima volta in stagione ha mantenuto la porta inviolata per due partite di fila), perché ogni gol può essere determinante. «Siamo retrocessi in Europa League anche a causa della mia inesperienza internazionale — ha spiegato Hasenhüttl —. Abbiamo pagato il gol preso col Porto quando eravamo avanti 3-1. Quella rete ha fatto la differenza nello scontro diretto». La parola d’ordine sarà quindi difendere. «Siamo sicuri di poter mantenere la porta inviolata».
La poca esperienza in Europa può essere una componente a doppia faccia. Da un lato la poca conoscenza della pressione che si prova. Dall’altro proprio quest’ultima può dar quella giusta incoscienza per affrontare la gara al meglio.
La Gazzetta dello Sport