Faouzi Ghoulam, di nuovo fermo per infortunio, non si arrende. Lo stop forzato lo ha spronato ancora di più a volere a tutti i costi ritornare in campo prima della fine del campionato.
I tempi di recupero dovrebbero essere più brevi rispetto all’altro infortunio, ma se ne parlerà almeno fra un mese. Intanto il terzino sinistro del Napoli ha rilasciato una lunga intervista a Le Buteur.
Amareggiato Ghoulam si esprime sulle cattiverie ricevute in questi giorni. “Alcune cose mi hanno ferito: per esempio, ho letto che avrei simulato la mia malattia e che mi ero iniettato un virus influenzale, ma come puoi tollerare queste cose? Francamente, hai una sola risposta se non la cattiveria gratuita! Quando ti ritrovi nel tuo letto e hai la febbre e il giorno dopo leggi un giornale che cerca di mettere in discussione il tuo patriottismo, sì, è molto difficile” .
Poi si sofferma sull’infortunio e sull’amore per il Napoli e per i suoi compagni. “Dobbiamo accettarlo, andiamo avanti. Ora serve pazienza, soprattutto lavorare per cercare di tornare il prima possibile. Il sostegno dei miei compagni non mi sorprende. A Napoli si è formata una famiglia. Mi dà la forza di tornare il prima possibile.
Napoli fuori dalla Champions? Sì certo, è un fallimento! Avevamo i mezzi per andare oltre. E poi un club come il Napoli non può permettersi di saltare un simile risultato. Ma penso che siamo stati così concentrati sulla corsa al campionato che abbiamo finito per avere meno aggressività e concentrazione in Champions League. Questa competizione non perdona.
Scudetto? Questa è una parola che non pronunciano qui a Napoli perché sono superstiziosi. Io sono un credente, non mi preoccupo, ma rispetto i tifosi ed evito di pronunciarlo nelle mie dichiarazioni.
Ounas? Ero un po’ dispiaciuto con lui perché non mi ha chiamato prima di questa avventura. Ma sapevo che sarebbe arrivato a Napoli. Avrei voluto solo che mi avesse chiamato un po’ prima. Comunque è stata una scelta eccellente per Adam. Se vince a Napoli diventerà presto uno dei migliori giocatori in Italia e in Europa. Gli abbiamo consigliato come gestire la sua carriera, tutti sanno che è un giocatore di talento. Cerco di aiutarlo come posso, con Kalidou e Mertens, e cerchiamo di farlo inserire perché penso che abbia un grande futuro davanti”