Zielinski devastante, entra al posto di Hamsik, che esce per mal di schiena dopo un primo tempo sotto tono, e cambia la partita. La mossa vincente di Sarri: il polacco spacca in due la disposizione difensiva della Lazio lanciandosi in continuazione in verticale. Palla al piede va fino in fondo come un treno e costringe Parolo ad abbassarsi, una prestazione super che dà la spinta al Napoli in un secondo tempo semplicemente spettacolare. Segna il gol del 3-1 toccando in maniera decisiva il tiro di Mario Rui e regala con una grande giocata individuale la palla del quarto gol a Mertens.
Il suo ingresso rivitalizza i due terzini (soprattutto Mario Rui, ma anche Hysaj) che cominciano a spingere come matti sulla fascia e a proporsi per gli affondi e i cross. I due laterali bassi diventano vere e proprie ali inserendosi fino in fondo, perfetti i tempi d’inserimento negli scambi stretti con Callejon e Insigne. E anche in questo senso la presenza di Zielinski nella ripresa si rivela fondamentale perché costringe l’assetto difensivo della Lazio ad allargarsi e negli spazi che si vanno a creare s’infilano i due terzini a mille all’ora.
Piotr è il dodicesimo uomo, il primo cambio, la prima riserva, uno che non gioca tanto dall’inizio perché davanti ha un elemento essenziale per gli equilibri della squadra, Hamsik.
Fonte: Il Mattino