Sarri sul discorso del contratto, nonostante le parole di facciata, è piuttosto risentito: nel senso che si aspettava dal presidente che il ritocco dell’ingaggio (con eliminazione della clausola) avvenisse l’estate passata. A maggio, quando lo scorso torneo andava concludendosi, Sarri parlò apertamente di soldi. «Vorrei diventare più ricco, lo devo alla mia famiglia». L’assist del tecnico venne mandato malamente in tribuna da De Laurentiis («Vinca scudetti e Champions e lo farò ricco io a Napoli») tant’è che l’allenatore azzurro decise la retromarcia: «Ma io mi riferivo al prossimo contratto».
A questo punto, Sarri vuole capire meglio. Ed è per questo che i sondaggi di Pellegrini tra Inghilterra, Francia e Spagna servono a capire anche quante follie sarebbero disposti a fare per strappare Sarri a De Laurentiis. È una partita a scacchi, ma il Napoli ha capito che non c’è troppo tempo per aspettare. Chissà cosa succederà se, come appare chiaro, il presidente e il suo tecnico né oggi né domani si incontreranno. Non era difficile immaginare che il faccia a faccia non ci sarebbe stato, perché troppo vicina la gara di campionato con la Lazio.
Fonte: Il Mattino