Sarri manifesta amore per Napoli e i tifosi
Le sue parole:
«Io voglio semplicemente sapere se il ciclo debba considerarsi ancora aperto e con margini di miglioramento o se invece debba essere ritenuto finito». Perché non esistano retropensieri: i contratti sono documenti «oppugnabili», dinnanzi a due uomini che sappiano dirsi – come hanno avuto modo di fare – ciò che pensano e quel che vogliono. «E per me la clausola non ha alcun valore dinnanzi ad altri aspetti». Perché sia umano, non demagogico, vivere a modo proprio, lasciando che il danaro non diventi mai un dio dinnanzi al quale sacrificare i propri sentimenti: «Io ho un rapporto affettivo e reciproco con la città: e questo è uno dei motivi, direi il motivo, che mi porterà a decidere nel bene e nel male. E dovrò farlo riflettendo sulle prospettive di quanto potrò dare a questa gente, a cui voglio dedicare tutto me stesso». Quando Maurizio Sarri smette la tuta (simbolicamente) e indossa i panni del conferenziere, Benevento-Napoli è diventato ormai un dettaglio esistenziale e quel che resta, nell’orizzonte, è il futuro da opzionare dopo aver parlato con De Laurentiis ma poi pure con se stesso.
Fonte: CdS