Gli occhi del Chelsea su Sarri, ma De Laurentiis si è visto e fissato incontro

La clausola è valida da ieri ma le manifestazioni di interesse per Maurizio Sarri sono arrivate da tempo. Con otto milioni di euro si può portare via dal Napoli, da ieri appunto e fino al 31 maggio, il tecnico della capolista del campionato italiano. Un’occasione ghiotta, ghiottissima, per quelle squadre alla ricerca di un allenatore di valore per la prossima stagione. C’è chi ci sta pensando, vedi Paris Saint Germain e Milan, e chi si è fatto già avanti: il Chelsea di Roman Abramovich. I Blues sono concretamente sulle tracce di Sarri, al punto che anche a Castel Volturno c’è chi non nega l’eventualità di vedere il prossimo anno Sarri a Stamford Bridge.

ETICA E PROGETTI Ecco perché De Laurentiis è andato a casa Sarri durante la sosta ed ecco perché ha fretta di incontrare nuovamente il suo allenatore. «Ci siamo dati appuntamento per il 9», ha detto ieri il presidente del Napoli. Tutta «colpa» di una clausola che quando fu inserita nel contratto di Sarri sembrava addirittura superflua e di sicuro molto alta, ma che ora rappresenta un pericolo da sventare per De Laurentiis. «Non posso costringere Sarri a restare. Se andasse via ora, però, si perderebbe una serie di progetti: Casa Napoli, il nostro centro sportivo, e magari il nuovo stadio. Comunque non credo che Maurizio sia di passaggio, ha un’etica e poi servono otto milioni per pagare la sua clausola. Certo, la toglierei con piacere».

ASPETTO ECONOMICO Sarri, dal canto suo, è in posizione di attesa. La migliore, perché gli dà la possibilità di concentrarsi esclusivamente sulla conquista dello scudetto mentre qualche panchina traballerà dopo gli ottavi di Champions League. Il tecnico non lesinerà una stilla di energia da qui a fine stagione per arrivare al tricolore, ma nel frattempo ascolterà le proposte che gli verranno formulate. Ha detto esplicitamente già ad aprile scorso che gli piacerebbe un’esperienza all’estero, magari dopo un trionfo in patria. L’atmosfera del calcio inglese, inoltre, lo affascina da sempre. Senza trascurare la prospettiva allettante di un ingaggio molto più alto di quello che percepisce attualmente e anche di quello, comunque importante, che De Laurentiis gli proporrà nel prossimo incontro. L’aspetto economico non va trascurato, soprattutto Sarri non ha intenzione di farlo arrivato ormai alla soglia dei sessanta.

CONTE E LUIS HENRIQUE Abramovich non è tipo da badare a spese, specie se si innamora di una idea di calcio. Quella di Sarri ha stregato l’Inghilterra in occasione della doppia sfida Champions con il City: il gioco del Napoli, del resto, è molto simile a quello degli uomini di Guardiola che sono nettamente in testa alla Premier. La stessa Premier che lo scorso anno ha visto trionfare Antonio Conte (che Sarri ha sostituito in corso d’opera ad Arezzo nel 2006). A proposito, il contratto di quest’ultimo scade nel 2019, come ribadito proprio ieri dall’ex ct della Nazionale: «Costacurta è un amico, abbiamo giocato insieme il Mondiale del 1994. Forse ha dimenticato che ho ancora 18 mesi di contratto al Chelsea e la mia intenzione, oltre che il mio desiderio, è quello di rispettarlo – ha detto Conte –. Dall’inizio della stagione ci sono molti rumors sul mio conto e non so quale sia la ragione». In realtà, la storia tra il Chelsea e Conte sembra volgere al termine, magari non in maniera precipitosa come sostengono alcuni (cioè già in caso di eventuale k.o. contro il Watford lunedì) ma probabilmente a fine stagione. A Stamford Bridge è forte la suggestione Luis Henrique, ma Sarri piace molto perché, come Conte, non è allenatore-manager ma uomo di campo. Inoltre, propone un gioco spettacolare seppur con la dovuta attenzione alla fase difensiva. E poi costa, relativamente, poco. Da ieri solo otto milioni.

Fonte: Gaz

 

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