Benevento-Napoli: Sarri non si fida!

La squadra I titolarissimi domani al Vigorito contro il Benevento che in classifica ha 50 punti in meno

Benevento/Napoli

Gli ultimi proveranno per una sera a fare uno scherzo ai primi. Sarri è stato chiaro con i suoi in tutti questi giorni, non soltanto ieri: ha dipinto il Benevento come il diavolo e ha provato a trasformare il 6-0 dell’andata in un motivo per cui domani troveranno una squadra nera, infuriata e con la matta voglia di dare una sterzata al campionato proprio provando ad affondare la capolista. E vendicando gli schiaffi di settembre. «È la gara più brutta e insidiosa che potesse capitarci adesso», ha più volte sbottato nelle ultime ore.
I 50 punti di differenza, l’imbattibilità che in trasferta dura da 24 partite, il fatto di aver subito un solo gol subito nelle cinque gare lontano dal San Paolo, l’idea che si affrontano la squadra con più tiri nello specchio effettuati (Napoli: 156) e la seconda per conclusioni nello specchio concesse (Benevento: 146) neppure per una frazione di secondo ha fatto capolinea nei discorsi dell’allenatore degli azzurri. Sarri, nonostante le porte blindate e le mura altissime del centro sportivo, ha lasciato intendere di che umore è levando un bel po’ di urla ben udite anche fuori. Perché Sarri ha ben in mente le sofferenze di Ferrara, per esempio, contro la Spal. Ma anche le pene dell’inferno patite a Crotone, alla vigilia di Capodanno. Insomma il tecnico di Figline teme la trappola mentale, è preoccupato anche dall’idea di una squadra che possa scendere in campo facendo un sol boccone della formazione di De Zerbi.
In fondo, Mertens e company conoscono bene il loro allenatore. Sanno che quando sono a ridosso di un match clou parla poco e si sfoga di più quando ci sono gli incroci di questo genere. L’umore del gruppo è di quelli migliori: che volete che importi ai giocatori del no del Sassuolo per Politano? Sarri ha parlato, in questi giorni, del tremendo stadio di Benevento e dell’impatto del pubblico. Non ha detto che fino ad adesso i poveri sanniti solo tre volte (su 22) non sono usciti battuti in campionato. Domani 15.000 apostoli scatenati pretenderanno il miracolo a squarciagola, quelli dei primi seggiolini aliteranno sul collo di chi batte la rimessa laterale. Consentire a questa bolgia di prendere la carica con una partenza pigra non sarebbe la soluzione ideale. Ed è per questo che Sarri non cambierà di una virgola la sua formazione: non ce ne è bisogno a suo avviso perché si gioca ogni settimana. Certo, la coppia Diawara-Zielinski pure potrebbe ancora avere una chance di prendere il posto di Jorginho-Allan. Ma l’idea non prende piede nella testa dell’allenatore: via libera agli intoccabili. Albiol compreso: lo spagnolo è pedina fondamentale di questo Napoli e lo si capisce, in particolar modo, quando non c’è.
Fonte: Il Mattino

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