Uno stralcio tratto dalla lunga intervista rilasciata a Il Mattino da Mertens:
Cosa è Sarri per il Napoli?
«L’allenatore che ha messo la sua identità, un preciso Dna, in questa squadra. Ed è un bel Dna. Tutti ci ammirano ed è questo un motivo di orgoglio».
Le importa di giocare sempre dopo la Juve?
«No, perché noi guardiamo solo a noi. Tanto noi scendiamo in campo sempre per vincere».
Si sente un top player capace di trascinare anche il Belgio alla vittoria di un Mondiale?
«Non è semplice. La gente dimentica che noi non abbiamo mai vinto nulla, non siamo mai stati neppure in una finale di una Coppa del Mondo e questa cosa ha il suo peso in una competizione di questo tipo. La mentalità è importante».
Già, un tasto dolente. Anche Arrigo Sacchi dice che vi manca l’abitudine di vincere.
«La Juve è più abituata di noi a vincere, loro prendono i migliori da ogni migliore squadra, hanno vinto campionati e hanno sfiorato la Champions due volte. Ed è ovvio che questa cosa aiuta tanto».