De Zerbi non ha usato giri di parole: «Inutile ogni volta pesare il valore degli avversari, noi abbiamo bisogno di punti e dobbiamo cercarli contro chiunque. Giochiamoci le nostre chance».
In un sola frase il tecnico ha sintetizzato la condizione del Benevento, ultimo in classifica, mai un punto in trasferta, ma ancora determinato a rincorrere un’impresa che sarebbe storica come le sue due promozioni di fila. A Torino la squadra giallorossa dovrà ignorare blasone e caratura tecnica dell’avversario e cercare di tornare finalmente a casa con un risultato positivo. D’altra parte il tempo passa inesorabile e anche il ponderoso mercato di riparazione della società giallorossa rimane ancora un vantaggio tutto da concretizzare. De Zerbi ha lasciato a casa Diabatèéterrà in panchina Sandro e forse Djuricic e non ha ancora il tanto sospirato sostituto di capitan Lucioni. E allora ancora una volta il Benevento dovrà fare di necessità virtù, ottimizzare le risorse che aveva disponibili anche prima del mercato bis, accontentandosi di recuperi importanti sul piano fisico, come quelli di Cataldi e D’Alessandro, e della carica dei nuovi disponibili Billong e Guilherme, oltre che dell’organizzazione tattica che l’allenatore non gli ha mai fatto mancare. Sarà 4-3-3 questa volta, per necessità e per opportunità. La “coperta corta” in difesa (Costa è stato recuperato solo all’ultimo allenamento) impone di mandare in soffitto almeno per il momento la difesa a tre. E poi tre uomini a centrocampo potrebbero garantire maggiore copertura contro un avversario che almeno sulla carta ha una cifra tecnica superiore. Si rivede Cataldi in campo, forse l’uomo di maggiore caratura nelle fila giallorosse: è mancato per tre settimane, su di lui sembrava essersi fiondata la Fiorentina, ma De Zerbi ha posto il suo veto. Farà reparto con Viola e Memushaj, altro giocatore sempre in bilico per un passaggio al Bari che a un certo punto era sembrato già fatto. Ma l’allenatore giallorosso ha chiaramente detto che per lui l’albanese rimarrà a Benevento. Prima volta in assoluto all’Olimpico di Torino col ricordo amaro della beffa dell’andata col gol di Iago Falque giunto all’ultimo minuto dopo aver sfiorato più volte il vantaggio. Un ricordo che serve a dare coraggio ad una squadra come quella giallorossa che spesso riesce a stare in partita e a ridurre al massimo il gap tecnico con le avversarie. Senza contare che il Torino con le piccole non sempre riesce a dare il meglio. Anche per questo De Zerbi spera sia la volta buona. Corriere dello Sport