Il punto della situazione – di R. Muni: “Napoli quanto basta!”

La giornata di campionato appena terminata, la seconda del girone di ritorno, era stata presentata dai media come quella del possibile sorpasso della Juve ai danni del Napoli, in testa alla classifica. In realtà, erano in molti che, alla vigilia, sembravano convinti del ribaltone in cima alla graduatoria tanto da scatenare non poca ironia dalle latitudini di Parthenope. Effettivamente, l’impegno che attendeva i Sarri’s boys era nettamente più ostico rispetto a quello dei campioni d’Italia in carica, poiché l’Atalanta, reduce dalle vittorie in casa della Roma ed al San Paolo in coppa Italia, era (…ed è tuttora…) una delle squadre più in forma del momento e tra le più spigolose da affrontare. Gli azzurri, di contro, hanno confermato un altissimo livello di maturità, adattando il proprio gioco all’avversario, al fine di districarsi dai trappoloni tattici predisposti da Gasperini e facendo tesoro degli errori del passato. La squadra azzurra è stata Napoli quanto basta per portare a casa tre punti che, a fine stagione, potrebbero avere un peso enorme, forse decisivo. Nello scorso torneo, gli orobici avevano vinto entrambe le gare contro i partenopei e c’è chi ha fatto notare che i sei punti persi dagli azzurri, nelle due circostanze, sarebbero stati sufficienti per vincere il campionato, avendo terminato la stagione con cinque punti di distacco dalla Juventus. Considerazioni che, se riferite al passato campionato, lasciano il tempo che trovano ma che, se contestualizzate alla stagione in corso, aiutano a capire il salto di qualità fatto dalla squadra azzurra. C’è chi ha voluto ridurre la vittoria, assolutamente meritata, del Napoli ad una presunta svista arbitrale in occasione del gol di Dries Mertens. Se rimane più di un dubbio sulla regolarità della posizione del folletto belga (…a mio avviso era in linea e quindi in gioco…) non ce n’è alcuno circa la prestazione assolutamente insufficiente del direttore di gara che dapprima ha annullato il gol del raddoppio di capitan Hamsik, per un fuorigioco inesistente e poco dopo ha fatto finta di non vedere la bottiglietta scagliata dagli spalti ed indirizzata a Koulibaly, oggetto di epiteti razzisti come tutta la città di Napoli. Solita triste storia che puntualmente si ripete in certi stadi ed in certe città. Chi ritiene che la vittoria dei Sarri’s boys sia stata aiutata dall’arbitro sorvola su tutto l’andamento della partita e fa finta di non ricordare che il primo ed unico tiro dei padroni di casa verso la porta di Reina si è avuto a metà del secondo tempo. A tale proposito, è doveroso sottolineare il grande intervento del portierone spagnolo che vale almeno quanto uno fatto. In realtà, quella di Pepe Reina può essere considerata una stagione positiva poiché in più di una circostanza ha contribuito a rendere quella azzurra la difesa, ad oggi, meno battuta ed ha permesso alla sua squadra di ottenere qualche punto prezioso. Gli azzurri si confermano primi nel testa a testa con i pluricampioni in carica ma la strada per il tricolore è lunghissima ed insidiosissima. Il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario eppure potrebbe non essere sufficiente. A proposito della partita tra Juve e Genoa, chissà perché la bocciatura dell’arbitraggio, da parte ligure, è stata fatta passare in secondo piano. Questione di poteri forti, evidentemente! Il Napoli, che giocherà la prossima partita dopo quella della Juventus e, con ogni probabilità, da secondo in classifica, deve far finta che il campionato inizi da questo momento, moltiplicando energie ed attenzione, poiché il minimo errore potrebbe costare punti preziosi e non più recuperabili. Guai ad abbassare il livello di guardia e guai a pensare di aver già vinto prima del triplice fischio. La Juve era e rimane la squadra da battere, nonostante sia simbolicamente l’inseguitrice e, paradossalmente, è tra le due quella che ha meno da perdere e niente da dimostrare. Che la fame di vittoria e la voglia di fare l’impresa abbiano la meglio. Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni
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