ESCLUSIVA – N. Catalano (all. Napoli femm. Prim.): “I cori anti-Napoli? La mamma degli imbecilli è sempre in cinta”
Il Napoli femminile lunedì è stata impegnata nella sfida interna d’andata contro la Virtus Partenope ma non è andata come il mister si aspettava. Sconfitta di misura ma ad Aprile la possibilità di riscatto c’è. Ilnapolionline.com ha intervistato il suo allenatore Nino Catalano, sul momento della squadra e sugli episodi di razzismo di Bergamo.
Lunedì la tua squadra ha affrontato la Virtus Partenope, com’è andata la sfida? “Purtroppo non come speravamo, abbiamo perso per 1-2 in casa. Eppure siamo andati in vantaggio con la rete di Lupoli, ma poi non siamo riuscite a giocare come sappiamo fare. Ci siamo fatte pressare dalle nostre avversarie e alla fine abbiamo subito la rimonta. Avevamo alcuni elementi della prima squadra, non erano al massimo dopo la sfida contro la Real Colombo, mentre le nostre avversarie avevano le loro calciatrici al meglio delle condizione. Ad Aprile si giocherà la sfida di ritorno e sono certo che andrà diversamente da lunedì pomeriggio”.
Parlando di obiettivi stagionali c’è il torneo Arco di Trento e le fasi finali dello scudetto di categoria. Come pensate di arrivare a questo doppio impegno? “Io credo che ci arriveremo al meglio, visto il valore delle ragazze e perciò sono ottimista. Sul primo in passato ci siamo spesso ben comportati e ci è mancato poco per vincerlo, quindi andremo convinte delle nostre chance. Mentre per quanto riguarda le fasi finali dipende dall’esito della gara contro la Virtus Partenopeo e perciò dovremo passare il turno per arrivare alle fasi finali, sono alla nostra portata”.
Ti vorrei chiedere degli episodi di razzismo che il Napoli di Sarri ha subito domenica a Bergamo. Come si può sconfiggere questa piaga che colpisce il calcio italiano? “Vorrei sottolineare un aspetto, per fortuna nel calcio femminile questa piaga non c’è, anzi è molto raro sentire cori di scherno contro la tua città e verso le ragazze. Purtroppo quando capitano questi episodi c’è un proverbio che dice la madre degli imbecilli è sempre in cinta, perciò io isolerei questa frangia di tifosi. Io vorrei che questa piaga sparisca del tutto ma purtroppo non è così, bisogna lavorare in modo che tutto ciò sparisca una volta per tutto. Quando dico ciò mi riferisco anche alle società che trovino i colpevoli e li puniscano severamente”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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