“La sosta è sempre un terno a lotto”
pochi dubbi per Antonio Di Gennaro (ieri calciatore, oggi commentatore televisivo di Premium) che sposa in pieno la linea di Maurizio Sarri, ma allo stesso tempo ha le idee chiare anche sulla lotta scudetto e sulla ripresa del campionato che vedrà il Napoli protagonista oggi alle 12.30 sul campo dell’Atalanta e la Juventus domani sera contro il Genoa.
Cosa si aspetta alla ripresa del campionato?
«Sicuramente una lotta a due tra Napoli e Juventus».
E le altre?
«No, Roma e Inter oramai sono staccate. I giallorossi, nell’ultimo mese e mezzo, hanno perso tanto mentre la squadra di Spalletti ha già fatto quello che poteva fare, cioè lottare solo per un posto nella prossima Champions».
Ma c’è anche la Lazio.
«È la vera mina vagante del campionato e dopo il Napoli è la squadra che gioca meglio».
Cosa può spostare la sosta negli equilibri della lotta scudetto?
«La sosta è sempre un terno a lotto sia a livello fisico che mentale. Ma il lavoro degli allenatori è improntato per il rush finale».
Il campionato, quindi, non si decide adesso?
«I mesi clou saranno marzo e aprile e il lavoro va fatto tutto in vista di quel periodo».
Intanto il Napoli riprende oggi contro l’Atalanta.
«Si tratta di una squadra che ha sempre fatto soffrire gli azzurri ed è per questo che mi aspetto una gara tosta».
Come mai Gasperini è così indigesto a Sarri?
«Perché la sua è una squadra sempre aggressiva e compatta. Ti fa correre, ma allo stesso tempo ha giocatori di qualità».
Tipo?
«Gomez in avanti è una garanzia, poi c’è Spinazzola sulla fascia che è infermabile. E in difesa occhio a Caldara che ama giocare la palla e imposta l’azione da dietro».
Il Napoli oggi alle 12,30, la Juve domani sera: questa differenza di data e orario inciderà?
«Sulla carta avere un giorno in più potrebbe essere favorevole per la Juve, ma la preparazione di Sarri è sempre mirata a dare il meglio nella fase calda del campionato. E poi il suo Napoli gioca a memoria».
Quindi lei la pensa come Sarri sulle soste?
«Lui non voleva dare neanche una settimana di vacanza e per me ha ragione: 4 o 5 giorni sarebbero stati giusti».
Psicologicamente la Juve sarà avvantaggiata conoscendo già il risultato degli azzurri?
«A questi livelli cambia poco. Sono cose che possono influire di più a marzo e aprile quando ci saranno gli scontri diretti».
Il Napoli arriva a Bergamo con il dubbio legato alla presenza di Hamsik.
«Sarri lo ha fatto giocare anche nei periodi in cui non era al massimo perché è un giocatore che ti dà sempre qualcosa in più nello sviluppo del gioco, oltre ad essere di grande aiuto anche per i tre davanti. Bisogna capire quanto Marek sia riuscito a recuperare, poi sarà l’allenatore a parlare con il giocatore e a prendere la decisione finale. In ogni caso ci sono Zielinski e Rog che sono alternative di qualità».
A proposito di alternative, Verdi le sarebbe piaciuto nel Napoli?
«Certo, sarebbe stato il colpo perfetto perché poteva giocare anche al posto di Mertens, oltre che da esterno. Sarri conosce bene e lo aveva richiesto, cosa che non fa molto di frequente».
E ora cosa si aspetta dal mercato del Napoli?
«Sicuramente qualcosa perché dal punto di vista numerico e della qualità serve qualcosa: Giaccherini e Ounas non possono dare il cambio a Callejon e Insigne. Politano sarebbe perfetto nel 4-3-3 e il suo può essere il profilo giusto».
Fonte: Il Mattino