Hamsik? Più no che sì
Si va verso la sua esclusione, dunque. Sarebbe la prima nell’era di Maurizio Sarri in campionato, dopo 105 partite consecutive. L’ultima volta che il centrocampista ha saltato una partita è stato il 4 aprile 2015, contro la Roma, all’Olimpico, con Rafa Benitez in panchina. Da allora, una continuità che il tecnico attuale gli ha assicurato anche nei momenti difficili, come quello vissuto dal giocatore all’inizio di questa stagione. Dopo il gol al Cagliari, il primo ottobre scorso, per Hamsik è iniziato un periodo difficile sia sul piano del rendimento sia su quello della concretezza, ma l’allenatore mai ha voluto rinunciarci. «Più la critica ne chiede l’esclusione e più lo farò giocare», disse Sarri a Rotterdam, nella conferenza pre gara a inizio dicembre. Una dichiarazione forte, quasi di sfida, pur di difendere quel giocatore. Nelle ultime gare prima della sosta, comunque, il nazionale slovacco è ritornato a segnare, l’ha fatto in tre gare consecutive, contro Torino, Sampdoria e Crotone.Stavolta, però, l’esclusione dovrebbe essere naturale, l’anticipo dell’ora di pranzo di domani è troppo importante per rischiare, lo sostituirà Piotr Zielinski. Contro l’Atalanta, il Napoli si giocherà la permanenza al primo posto. Un risultato diverso dalla vittoria, metterebbe la Juventus in condizione di poter effettuare il sorpasso, lunedì sera, se dovesse battere il Genoa, all’Allianz Stadium. Insomma, ci sarà bisogno di un collettivo nella condizione migliore per tentare il colpo grosso contro una squadra, peraltro, che tra campionato e coppa Italia, ha vinto 3 delle ultime 4 partite disputate contro il Napoli.
Fonte: Gazzetta