Il punto della situazione – di R. Muni: “Trovare il giusto mix”

L’anno nuovo è già ufficialmente iniziato e, con esso, anche il girone di ritorno. Gli azzurri hanno assaporato sia il gusto amaro dell’eliminazione dalla coppa Italia, a seguito della sconfitta subita per mano dell’Atalanta, che la gioia per la vittoria numero sedici in campionato. Facendo un passo indietro, torniamo a parlare del 2017, un anno da record per i Sarri’s boys che hanno fatto più punti di tutti, Juve compresa. Sono stati ben 99 i punti conquistati dagli azzurri che hanno subito solo due sconfitte, entrambe nel catino del San Paolo, da Atalanta e Juve. Questo dato ci dice anche che il Napoli, in versione trasferta, è stato un avversario imbattibile per qualsiasi avversario del campionato di serie A. E pensare che qualcuno, in tempi piuttosto recenti, aveva diagnosticato un mal di trasferta degli azzurri, evidenziando un certo grado di superficialità nel trattare i fatti di casa Napoli. Sei i pareggi e ben trentuno le vittorie per una squadra che, numeri alla mano, si è dimostrata superiore a ogni avversario in Italia. Il migliore attacco e la seconda migliore difesa, assottigliando di parecchio le distanze con l’omologo reparto dei campioni d’Italia in carica, sono il chiaro ed evidente segnale che Hamsik e compagnia stanno ultimando il definitivo salto di qualità e sarebbero pronti (…e meritevoli…) per mettere le mani sullo scudetto, assente da lungo tempo dalle latitudini di Parthenope e, per questo, tanto agognato. A ben pensarci, c’è qualcosa che non quadra: si parla di punti, di gol fatti e subiti, di supremazia, numeri alla mano, nei confronti di tutti eppure non è arrivato alcun trofeo. Al giro di boa del campionato in corso, è stato Maurizio Sarri a spiegarne, simpaticamente, il motivo ammettendo di avere mescolato male i due gironi (il ritorno della scorsa stagione e l’andata di quello in corso). Una particolarità sta nel fatto che in entrambi i casi il Napoli ha totalizzato 48 punti su 57 con il medesimo score di 15 vittorie, 3 pareggi ed 1 sconfitta. Va da se che un nuovo patto, all’interno di quello mai ammesso dello scudetto, deve essere stretto nello spogliatoio partenopeo: trovare il mix giusto, quello che, con ogni probabilità, porterebbe i Sarri’s boys a scrivere una pagina indimenticabile di storia. Detto in maniera diversa, per avere la meglio di tutti in Italia, occorre almeno ripetere per la terza volta consecutiva i due ultimi gironi. Il pubblico napoletano è autorizzato ad ogni tipo di scaramanzia, ad invocare ogni tipo di cabala, di appellarsi ad ogni sorta di motto nazional popolare sulla falsariga del ‘non c’è due senza tre’. La scaramanzia, sebbene sia una immancabile compagna di vita di ciascun napoletano, è qualcosa che non esiste e non può essere sufficiente per realizzare il grande sogno tricolore. Questo lo sa bene il patron azzurro, Aurelio De Laurentiis, che sembra intenzionato a non ripetere gli errori del recente passato. Si parla di calciomercato, ovviamente, con il Napoli che non solo ha messo a segno alcuni colpi di prospettiva ma sta anche cercando i giusti tasselli che garantiscano a Sarri di affrontare le restanti diciotto partite di campionato senza grossi affanni ed evitando di spremere pericolosamente i titolari. Il primo tassello sembrava dover essere Verdi, attaccante esterno del Bologna nonché vecchia conoscenza del tecnico di Figline ai tempi dell’Empoli. Purtroppo un ripensamento in zona cesarini ha fatto sfumare il trasferimento. Dulcis in fundo Milik e Ghoulam che, a tempo di record, potrebbero a breve tornare a disposizione della nostra squadra del cuore. Un anno da record si è appena concluso: che abbia un seguito e non rimanga fine a se stesso, sbiadendosi nei ricordi della tifoseria napoletana. Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni
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