Lotito a margine dell’assemble a di Lega, ai microfoni del CdS
E’ giusto pensare a lei come a un grande elettore di Sibilia?
«La mia non è una forza personale ma viene da un insieme di presidenti. Dovrò condividere con loro le scelte che prenderemo, insieme. Valuteremo la situazione, perché c’è stato un salto di qualità. Ci riuniremo e decideremo. Ricordando che il mio è un consenso trasversale. Costruito con determinazione, combattendo quelli che mi dicevano “ma qui si è sempre fatto così”…».
Quali sarano le ripercussioni in Lega a Milano di questo suo tentativo?Già la situazione era critica, senza governance da quasi un anno...
«Non lo chieda a me ma agli altri. Lì si è capaci solo di demolire piuttosto che costruire. Il problema è sempre uno: Claudio Lotito. Da attaccare sui giornali. Ma c’è anche chi riconosce il fatto che sono un uomo di parola. Lo ha fatto incredibilmente, per certi versi, Ulivieri, venerdì scorso, durante le audizioni che abbiamo fatto con le componenti; lo ha fatto poi De Laurentiis in Assemblea poco dopo, che ringrazio; è stato molto carino con me… Lui sa come io affronto le questioni. Stavo già lavorando a un programma che entrasse nelle questioni concrete, soprattutto quelle che rispondono a logiche contrapposte…»