Tra i brasiliani rientrati in gruppo ieri a Castelvoturno c’era anche Jorginho che non ha dimenticato affatto l’esperienza breve e dolorosa con la maglia della Nazionale. Il Mondiale andato in fumo con la maglia dell’Italia brucia ancora. Lo sa bene anche Jorginho, che in Brasile al programma televisivo Esporte Espectacular ha parlato della sua scelta di giocare con l’Italia, una scelta che lo ha portato a rifiutare un’eventuale chiamata da parte del Brasile. Il giocatore ha svelato che l’ex centrocampista Edu Gaspar, ora nello staff di Tite, gli aveva anticipato che il ct brasiliano lo stesse seguendo: «Non ci ho capito più nulla, andavo a letto e dicevo a mia moglie mio Dio, cosa devo fare?».
Quando poi l’ex commissario tecnico Gian Piero Ventura lo ha convocato per il playoff (poi perso) contro la Svezia, l’azzurro ha contattato personalmente Gaspar: «Gli ho detto Edu, grazie mille ma ho intenzione di andare avanti per la mia strada’, spiegandogli cosa fosse accaduto».
Jorginho ha poi descritto i momenti successivi l’eliminazione proprio nel playoff mondiale: «I compagni non riuscivano a parlare da quanto piangevano ed è stata un’esperienza durissima, ma molto importante per me».
Importante anche in chiave Napoli, perché in assenza del Mondiale in Russia, l’obiettivo di Jorginho (così come di tutto il gruppo di Sarri) è quello di vincere qualcosa a maggio con la squadra di club. È proprio per questo che si sono ritrovati con due giorni di anticipo rispetto al resto delle pretendenti al titolo. Uno sprone in più, perché il patto scudetto resta vivo. Con le geometrie di Jorginho, i gol di Mertens e i sorrisi di tutti.
Fonte: Il Mattino