Un’anticipazione della lunga intervista di Hamsik al CdS
Il gol più emozionante.«Quello con il Milan: settanta metri di campo, palla al piede, senza vedere niente intorno, con lo sguardo perso, mentre mi avvicinavo alla porta avversaria. Quasi senza pensare, sino al limite area: tiro, no finto, Kaladze va da una parte ed io calcio e segno sul primo palo».
Parlando degli allenatori:«Ho ricevuto da chiunque, chiaramente in maniera diversa. Sono grato a tutti, ma penso che Sarri abbia contribuito in maniera decisiva al mio cambiamento. E fa niente che mi sostituisca quasi sempre…».
Il gol più potente?
«Forse a Marassi, contro il Genoa, nel 2013, altra partita strana: eravamo reduci dal successo sul Dnipro, con poker del Matador, ma ci trovavamo due volte in svantaggio. E sul 2-2, al novantesimo, cross dalla destra di Mesto, mi sembra, ed io di testa in tuffo faccio 3-2, prima che Insigne chiudesse con il quarto gol».