Napoli/Verona – Cronaca di guerriglia e i veronesi contro San Gennaro

Napoli/Verona – I soliti idioti. I soliti violenti. Quelli che con il calcio e con lo sport non hanno nulla a che fare. E tanto meno con il tifo. Erano un centinaio e indossavano sciarpe azzurre. Un manipolo di delinquenti, quelli dispersi ieri pomeriggio un paio d’ore prima dell’inizio della partita tra Napoli e Verona al San Paolo. Avevano pianificato un raid contro i supporters veronesi in arrivo alla Stazione Centrale con un treno partito dalla città scaligera.
Mazze da baseball e cinghie borchiate. Qualcuno era addirittura in possesso di bombe carta. Come già successe in occasione di Napoli Atalanta – alcuni anni fa – l’assalto agli avversari era stato pianificato in ogni dettaglio. Le «falangi» degli ultras azzurri violenti attendevano i sostenitori del Verona in arrivo nel capoluogo campano, assiepati all’ombra di alcune stradine a ridosso della Ferrovia e di via Marina. Presupponendo il tragitto che le forze dell’ordine avrebbero fatto fare agli ospiti, avevano intenzione di rovinare la prima giornata del girone di ritorno del Napoli. Fortunatamente, e grazie al piano predisposto dalla Questura di Napoli guidata da Antonio De Iesu, il progetto è fallito. Ma sono stati attimi di tensione e paura, quelli vissuti nella mattinata di ieri nella zona compresa tra piazza Garibaldi e via Marina.
Scene di guerriglia urbana. Ricostruiamo l’ora di follia. Ore 13.15, siamo al corso Arnaldo Lucci, l’arteria stradale che porta dalla stazione al primo tratto di lungomare che costeggia il porto di Napoli : in arrivo ci sono circa duecento tifosi veronesi in treno, le forze dell’ordine presidiano l’area con cento uomini, i blindati e l’elicottero che vigila. Improvvisamente arriva il gruppo di ultras che sbuca dal rione popolare «Case nuove». Hanno bastoni, sassi, bottiglie, petardi si avvicinano al cordone di polizia e tentano di sfondare.
Parte la carica delle forze dell’ordine, ci sono scontri. I cento tifosi più facinorosi non vogliono rinunciare e i respingimenti delle forze dell’ordine durano per circa venti minuti, tra gli sguardi impauriti dei turisti alla stazione e dei residenti dai palazzi che si affacciano sulla strada. Alla fine saranno cinque gli agenti contusi (uno dei quali ha una sospetta frattura alla mano destra), mentre gli ultras cercano di dare fuoco ai cassonetti lanciandoci dentro i fumogeni accesi.
La polizia ferma uno dei tifosi che viene denunciato in stato di libertà per l’aggressione agli agenti. I tifosi veronesi vengono poi trasferiti allo stadio sui bus scortati, senza altri incidenti fino alla fine del match. Al San Paolo, tuttavia, continua lo scambio di insulti tra i tifosi del Napoli e i supporters scaligeri sistemati nel settore ospiti dell’impianto: verso il quale dalla Curva A sono partiti anche diverse bombe carta. Alla fine della gara dallo stadio, quando ormai il Napoli ha conquistato la vittoria: parte il coro «Tornerete, tornerete in serie B» diretto ai sostenitori veronesi. Ed è l’attacco meno pesante della giornata, perché sul fronte gialloblù si ascoltano perfino cori contro San Gennaro.
Fortunatamente, disperso il gruppo dei fracinorosi nella zona della Ferrovia e di via Marina, il resto della giornata non ha fatto registrare incidenti. Rientrati in treno, senza altri problemi, i tifosi veronesi.
Indagini in corso da parte della polizia per identificare gli organizzatori e gli esecutori del vergognoso tentativo di assalto ai tifosi ospiti.

Fonte: Il Mattino

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