Vito Fanelli a N Factor: «Verona in crescita, non sarà vittima sacrificale. Verde? Previsto incontro nel post partita»

Le dichiarazioni del direttore di Calcionews24 su RadioAttiva

Vito Fanelli, giornalista e direttore della testata nazionale “Calcionews24”, è stato tra i protagonisti del secondo appuntamento con N Factor. Ecco quanto emerso nel corso del suo intervento su RadioAttiva:

«L’Hellas Verona sta vivendo un momento di crescita, soprattutto se pensiamo all’inizio di stagione disastroso in cui la squadra gialloblu ha raccolto soltanto 2 punti in 6 gare, con 1 solo gol segnato, da Pazzini proprio contro il Napoli. La squadra sembra aver trovato un certo giovamento dal lavoro del tecnico Pecchia, così come dall’inserimento di un giocatore di talento come Verde e dallo spostamento di Caceres a sinistra, al posto di un Souprayen che lasciava a desiderare in fase difensiva. Prove di resurrezione che si sono viste sia contro il Sassuolo che contro il Milan, ma la salvezza è una battaglia ancora lunga. Che partita è stata quella contro la Juventus? Sicuramente positiva, il Verona ha dato battaglia e, a tratti, ha sfiorato anche il vantaggio, per poi arrendersi di fronte alla doppietta di Paulo Dybala. Non è sembrata la vittima sacrificale, cosa che potrebbe accadere anche contro il Napoli, il tutto senza avere in campo nè Cerci nè Pazzini. Difesa fisica, centrocampo da battaglia e talento concentrato in attacco? In parte sì, da Verde a Kean, passando per Cerci e Pazzini, gli uomini di qualità ci sono in casa veronese. Il Verona si basa su un centrocampo di interditori, con Buchel e Zuculini sempre in campo contemporaneamente e giocatori di gamba sugli esterni, come Romulo. In più ci sono in campo sempre 4 difensori veri: parliamo di una squadra che ha tirato indietro il suo baricentro rispetto all’inizio. I rumors di mercato su Verde e Caceres possono deconcentrare i gialloblu? Può essere, si tratta di due dei calciatori più importanti ed un’eventuale perdita di concentrazione da parte loro potrebbe risultare abbastanza determinante in negativo. Però c’è da dire che si tratta di una squadra che ha trovato anche più compattezza. Tra l’altro circolano voci di un incontro con Verde e il suo procuratore proprio dopo la gara. Bessa e Kean? Giocatori interessanti. Bessa è un centrocampista moderno che gioca sia da mezz’ala che da trequartista, è in grado di trovare il gol e ha servito anche assist per i compagni. In caso di retrocessione del Verona, si meriterebbe la riconferma in massima serie. Kean è interessantissimo in prospettiva: è italianissimo ed è molto avanti rispetto alla sua età. In età da allievo, era un punto di forza della Primavera; in età da Primavera, era già convocato in Champions League. E’ una prima punta molto più mobile rispetto a Pazzini e sta facendo bene».

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