Enrico Fedele, su Il Roma scrive in merito alla partita di ieri fra Napoli e Atalanta. Finita con l’eliminazione degli azzurri dalla Coppa Italia.
“Per fare le bomboniere, occorrono i confetti, quelli buoni…. Lo ripeto, gli schemi esaltanti di Sarri sono sempre legati alla bravura dei giocatori. Cambiare contemporaneamente tante pedine nella scacchiera del tecnico azzurro è certamente un errore. Soprattutto se poi il trio d’attacco viene utilizzato in ruoli diversi dalle sue caratteristiche. Merito, comunque, anche ad una grintosa Atalanta e al suo allenatore che, tatticamente, è riuscito ad ingabbiare gli azzurri e a stravincere la sfida con Sarri.
È inutile dire ora che è meglio essere usciti dalla competizione tricolore. Perché io non sono affatto d’accordo. La Coppa Italia è pur sempre un trofeo di prestigio e conquistarla arricchisce la bacheca di una società.
Ecco perché credo che questa sconfitta casalinga debba far riflettere per il futuro. Soprattutto sul piano della fisicità l’Atalanta ha nettamente avuto la meglio. Aggredendo gli azzurri in tutte le parti del campo. Insomma ha tolto il respiro al Napoli ed ha sfruttato la giornata-no di un pacchetto difensivo “scivoloso”, distratto, a tratti imbambolato.
Non ne parliamo poi del centrocampo che non è riuscito mai a saltare gli avversari, perdendo tutti, o quasi tutti, i contrasti. Diawara ha deluso ancora, senza equilibrio sia Rog che Zielinski. Quest’ultimo, lo ripeterò all’infinito, va inserito al posto di Hamsik, indietreggiando il capitano in cabina di regìa. Con tutta la stima che ho per Sarri, però occorre che il tecnico inventi ogni tanto, in caso di necessità, qualcosa di nuovo tatticamente. Punto e basta. Ora non ci resta che pensare a difendere quel primato in classifica. Ma sarà dura se non arriveranno i rinforzi che lo stesso allenatore ritiene che siano necessari”.