Benevento-Chievo 1-0, De Zerbi non si accontenta: “Ora battiamo la Samp”

La prima vittoria in serie A della Strega ha il volto determinato di Roberto De Zerbi. Per lui è la seconda volta, visto che ne aveva vinta già una sulla panchina del Palermo, ma questa ha un sapore particolare: «L’ho sempre detto: mi piace allenare una squadra che giochi la palla e che abbia il sangue. Sono due cose che cerco sempre da un gruppo. Poi si può perdere ugualmente, ma dobbiamo ammettere che il Benevento ha sempre offerto buone prestazioni. Abbiamo pagato la mancanza di cattiveria, ma abbiamo fatto tante cose buone anche in passato».
Soddisfatto, ma sempre con i piedi saldamente per terra: «Noi dobbiamo rimanere lucidi, il mercato dovrà essere determinante, non ci dobbiamo far spostare le idee da questa partita e cercare di rifinire una squadra che possa permettere di regalare un sorriso a tutti e fare un “tot” di punti. Poi se ci sarà la speranza di pensare a qualcosa di più verrà presa in considerazione. Per me la speranza è fare due vittorie di seguito ed essere a -5 dalla penultima. Questo sposterebbe il mondo». Come dire un passo per volta si può… «Questa vittoria può cambiare molto, perché il mercato è sempre in movimento. Ma non vorrei però che cancelli tutto e faccia fare chissà quali ragionamenti. Non c’è nulla da festeggiare, c’è solo da rimboccarsi le maniche, in fondo abbiamo solo vinto la prima partita della stagione all’ultima occasione utile dell’anno». Dice che gli piacerebbe rigiocarle tutte le partite da quando siede sulla panchina giallorossa. Ognuna di loro gli ha lasciato l’amaro in bocca, ma ora vuole pensare al futuro: «Nessun giocatore deve mollare per non avere rimpianti per il resto della carriera. Oggi tutti hanno fatto bene, ma io non mi accontento: sarà che li reputo più bravi di quello che realmente sono, ma pretendo di più. Lucioni? Ci è mancato tanto, è un giocatore che è stato sottovalutato molto in carriera, dovrebbe essere già al suo decimo anno in serie A. E’ talmente bravo che migliora anche il rendimento dei compagni».
Il neo della giornata sono gli infortuni: «Parigini e Costa sono usciti malconci, per fortuna dovrebbero essere di nuovo disponibili Cataldi e Letizia» Ciciretti era in distinta, all’ultimo momento ha dato forfait. La curva non gli ha creduto, è arrivato un coro di insulti: «Ciciretti ha avuto un problema muscolare al quadricipite, che valuteremo nei prossimi giorni. La mente è già proiettata a domani quando riprenderemo la preparazione, i miei pensieri sono già tutti rivolti alla Sampdoria: se dovessimo vincere, bè cambierebbero un po’ di cose. La Samp è più forte di noi, ma sapete quante squadre deboli ho visto vincere contro quelle forti».
CODA. Il match winner, Massimo Coda, non sta nella pelle: «Ero un leone in gabbia, finalmente ne sono uscito. Il mister mi ha dato un’occasione e io me la sono presa. Non ho mai mollato e spero che anche il pubblico possa capire che ho tanto da dare al Benevento. Non ho mai avuto voglia di andar via, aspettavo solo una chance e l’ho avuta. Dedico questo gol al mio bambino, visto che è il primo gol che segno da quanto è nato».

Corriere dello Sport

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