Le dimissioni di Davide Nicola hanno spinto il Crotone ad azzerare tutto, ripartendo da Walter Zenga. L’ex Uomo Ragno ha preso il timone della nave calabrese, fissando regole ben precise nel rispetto della filosofia societaria che contraddistingue i calabresi da anni. Alessandro Florenzi e Federico Bernardeschi non sono due nomi a caso, visto che sono esplosi proprio in maglia rossoblu. Ebbene sì, il Crotone lavora per portare alla luce gemme di talento nascoste, spesso prendendole in prestito dai top club della nostra Serie A. Lo faceva quando militava in B, continua a farlo anche in massima categoria. L’età media della rosa crotonese è 24,9 anni, a dimostrazione di quanto affermato in precedenza. Zenga, oltre a dover centrare l’obiettivo salvezza, ha, dunque, il compito di far crescere questi ragazzi. E ce ne sono di interessanti eccome. A partire da Rolando Mandragora, cresciuto nel Genoa e acquistato prontamente dalla Juventus. Centrocampista di struttura, con, all’attivo, tanta esperienza in tutte le selezioni giovanili della Nazionale. Un altro da tenere sotto osservazione è sicuramente Giovanni Crociata: cresciuto nel Milan, l’ex numero 10 rossonero è garanzia di qualità mista ad una sfrontatezza niente male. La punta di diamante porta il nome e il cognome di Marco Tumminello: bomber prelevato in prestito dalla Roma, attualmente ai box per la rottura del crociato. E’ il Crotone dei giovani, nel 4-3-3 di Zenga che punta sull’Ezio Scida per conquistare la salvezza.