La Sampdoria di Giampaolo: rombo, intensità e Torreira

Focus sul prossimo avversario del Napoli

Domani pomeriggio, allo stadio San Paolo di Fuorigrotta, andrà in scena Napoli-Sampdoria, ultimo match di campionato prima delle festività natalizie. Spesso e volentieri, il gioco di Marco Giampaolo è stato accomunato a quello di Sarri, visto che ne condivide il modulo: 4-3-1-2 come ai tempi della favola Empoli. Adesso, però, le differenze tra i due, complice il sistema di gioco che adotta il Napoli, sono aumentate. Dicevamo 4-3-1-2, con Emiliano Viviano tra i pali: portiere che non spicca di certo per tecnica, visto l’erroraccio commesso a Cagliari. I due terzini sono Ivan Strinic, a sinistra, e Bartosz Bereszynski sulla corsia opposta, mentre la coppia centrale è costituita da Silvestre e uno tra Ferrari e Regini. Solidità e gamba, questi gli ingredienti principali della retroguardia blucerchiata. In mezzo al campo spicca Lucas Torreira: brevilineo, perfetto in fase di interdizione e in grande crescita in quella di impostazione. L’uruguayano è affiancato dalla tecnica di Dennis Praet, ex trequartista riconvertito in mezz’ala, un po’ come Piotr Zielinski. Nel ruolo di intermedio sinistro, invece, troviamo Linetty o Barreto: il primo dà più appoggio in zona offensiva mentre l’altro copre le scorribande dei compagni di reparto. Tra le linee l’elegante Gaston Ramirez, a supporto del duo composto da Duvan Zapata e Fabio Quagliarella. Se il colombiano non dovesse farcela, allora spazio a Gianluca Caprari: l’attacco perderebbe fisicità ma darebbe meno punti di riferimento a Koulibaly e compagni. Napoli-Sampdoria, a voi il campo.

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