Rubrica – La settimana azzurra: Due vittorie in pochi giorni e Hamsik ancor di più nella storia di questo club

Abbiamo rivisto quel Napoli di inizio stagione che tanto ha fatto innamorare tutta Italia ed Europa nel vederlo giocare. A Torino abbiamo riassaporato quanto di bello eravamo abituati a vedere dai ragazzi di Mister Sarri, con una prestazione di livello e predominanza sul terreno di gioco, contro un Torino che ha goduto di poche occasioni verso lo specchio della porta.

Ma la grande bellezza, è proprio lui, il Capitano, Marek Hamsik. Un calciatore sempre più anima e corpo di questa squadra. È riuscito ad entrare ancor di più nella storia di questo club, raggiungendo il mito in assoluto, Diego Armando Maradona con 115 reti in casacca azzurra. Proprio quella casacca che per Hamsik ormai, è diventata una vera e propria seconda pelle.

La potremmo definire perfetta, la giornata di sabato scorso, perché insieme ai tre punti conquistati e il ritorno al gol di Hamsik con record raggiunto, il Napoli si è ripreso anche la testa della classifica. Bravo ad approfittare del momento di sbandamento della squadra di Spalletti, che qualche ora prima, era caduta a San Siro contro un’ottima Udinese, messa a nuovo da Massimo Oddo.

Ecco, siamo arrivati proprio all’Udinese, avversaria degli azzurri in Coppa Italia per gli ottavi di finale. Martedì sera, la squadra di Oddo, è sembrata compatta, quadrata e quando poteva, cercava di poter dare fastidio alla retroguardia partenopea. Si è rivisto in campo Maksimovic, in coppia con il solito Koulibaly. Prestazione buona del centrale di difesa serbo, che però ha bisogno di continuità che è un valore fondamentale per chi gioca a questi livelli. Poi però, è entrato il Magnifico in campo e ha sbloccato la partita.

Insigne ha regalato la qualificazione al Napoli al prossimo turno, dove incontrerà una squadra che attualmente è in buona e forma e gioca un grande calcio, ovvero l’Atalanta di Gasperini. I bergamaschi proprio ieri, hanno superato con il risultato di 2-1, il Sassuolo di Iachini.

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