Inutile girarci attorno: Lorenzo Insigne è l’umo del momento, il volto da copertina per un Napoli bello e vincente.
Le sue accelerazioni, i suoi stappi, i suoi gol e le sue giocate sono la linfa vitale per la squadra di Sarri. E l’allenatore azzurro lo ha riabbracciato prima contro il Torino e poi contro l’Udinese. Dopo due partite nelle quali la sua mancanza si è fatta sentire eccome.
Senza Insigne sono arrivati un pari (senza reti) in campionato contro la Fiorentina. E una sconfitta in Champions in casa del Feyenoord. I piedi di Insigne sono l’interruttore – forse unico – in grado di accendere la luce nel tridente del Napoli così come in tutto il gioco.
Non è un caso, allora, che sia lui l’unico italiano ad aver segnato in tutte le competizioni. Champions (preliminari e fase a gironi), serie A e da martedì sera anche Coppa Italia. E grazie a quel gol ha scongiurato il pericolo supplementari che aleggiavano sul freezer del San Paolo. E sarebbero diventati certamente una grana in più per il Napoli in vista anche della delicata sfida di sabato pomeriggio contro la Sampdoria.
Ecco, in quella partita Sarri potrebbe riaverlo a disposizione fin dal primo minuto. Per ricostituire il tridente titolare con lui, Mertens e l’insostituibile Callejon. Chissà, infatti, cosa sarebbe successo contro l’Udinese se Insigne fosse stato pienamente disponibile. Chissà se Sarri lo avrebbe tenuto fuori per mettere Callejon al centro dell’attacco. Una cosa è certa, con Insigne in campo – seppur soltanto per una mezzora – è stato un altro Napoli, un Napoli vincente con un giocatore che non perde mai l’occasione per dimostrarsi campione, in campo e fuori.
Il Mattino