Josè Callejon, un pezzo insostituibile dello scacchiere del Napoli di Sarri, ha parlato al Corriere dello Sport. Tra i vari argomenti trattati, non poteva certo mancare lo scudetto.
Per il titolo è una corsa a cinque?
«Direi di sì, siamo tutte lì in otto punti, gli scontri diretti si sono quasi tutti giocati ed hanno sottolineato uno straordinario equilibrio».
Vale, per voi, di più aver vinto a Roma con entrambe le avversarie o aver perso con la Juve e pareggiato con l’Inter al san Paolo. «Direi che i nostri successi sono maggiormente indicativi, per il modo in cui sono maturati».
Radiografia delle avversarie: la Juventus.
«Viene da sei scudetti consecutivi e basterebbero quelli per indicarla come favorita. Una responsabilità che appartiene più a loro che agli altri».
Comanda l’Inter.
«E Spalletti l’ha cambiata. E’ difficile farle gol, come si vede è stato impossibile batterla».
La Roma è subito dietro di voi.
«Ha immediatamente recepito il calcio del proprio allenatore e Di Francesco è bravo, vuole giocarsela sempre a viso aperto, ha analogie con noi».
La Lazio non s’arrende.
«La sorpresa, ma fino ad un certo punto. Anche l’anno scorso ha fatto bene. Ha qualità e non è semplice andare ad affrontarla».
I più belli chi sono?
«Ma noi, ovviamente. E lo dico senza presunzione. Chi ci vede giocare, si diverte; però garantisco che accade la stessa cosa a noi che siamo in campo: avvertiamo un senso di allegria, che dà energia».