Sabato pomeriggio, i due si ritroveranno da avversari, uno di fronte all’altro, al centro del gioco di Sarri e di Miahjlovic. Jorginho è in un periodo di involuzione, sta patendo la stanchezza che sta penalizzando l’intero collettivo. E il poco movimento dei compagni che gli offrono meno soluzioni nelle giocate. Fin qui, ha messo insieme 13 presenze. Il suo rendimento, fino a qualche settimana fa, è stato sorprendente. Al punto tale da convincere l’ex c.t., Gian Piero Ventura, a convocarlo in Nazionale per il playoff con la Svezia. Un’esperienza negativa, dopo la quale il centrocampista ha avuto una flessione. Sarri l’aveva lasciato fuori nella gara di Champions League, a Rotterdam. Per poi riproporlo domenica scorsa, contro la Fiorentina senza grandi risultati.
Valdifiori, invece, ha avuto poche opportunità fino a quando Mihajlovic non ha modificato il modulo iniziale. Passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Nel primo schema l’ex centrocampista del Napoli non ha trovato posto. Nel nuovo, c’è una maggiore competitività, Valdifiori deve vincere parecchia concorrenza. In Coppa Italia, contro il Carpi, l’allenatore gli ha dato fiducia. Così come è stato anche contro la Lazio, nel successo del posticipo di lunedì scorso.
La Gazzetta dello Sport