Il terreno di gioco e il mercato ormai vanno a braccetto in questo periodo della stagione. Il Napoli vuole chiudere al meglio il 2017 ma è già proiettato alle sue strategie per avere una rosa al meglio delle proprie possibilità per il prosieguo della stagione. Ilnapolionlune.com ha intervistato il direttore di goal.com Federico Casotti sul prossimo mercato di Gennaio e sulla squadra di Sarri
Il Napoli ha pescato il Lipsia come avversario in Europa League? Che compagine è quella tedesca per i ragazzi di Sarri? “Mi sembra una buona squadra, compagine organizzata ed ha in rosa 4 elementi davvero di buon livello. Penso alla punta Werner, lo stesso Folsberg che lo scorso campionato, giocatore che fece più assist in Bundesliga. In difesa il difensore Upamecano e il centrocampista Keita ormai promesso il prossimo anno al Liverpool. La squadra tedesca l’ho vista dal vivo contro il Porto in terra lusitana e al di là della sconfitta per 3-1 mi fecero una buona impressione. Il Lipsia mi ha dato la sensazione di una squadra solida, ben organizzata, magari non ha molti picchi verso l’alto, però non vedo in loro punti deboli. Si possono definire una sorta di laboratorio che è simile al Napoli che lo è per il campionato italiano. Dal punto di vista tecnico non sono così distanti e quindi sarà una partita molto interessante”.
Quest’anno l’Europa League sarà una sorta di Champions League 2, con molte squadre che possono vincerla. Chi a tuo avviso ha le carte per riuscirci? “Indubbiamente sì, però io credo che molto dipenderà, e questo lo vedremo già dai sedicesimi, come queste squadre approcceranno all’Europa League. Sulla carta sono compagini davvero forti e che possono arrivare fino in fondo. Chi dalla Champions retrocede in Europa League lo considerano un passo indietro e potrebbero schierare le “famose” seconde linee. Senza dimenticare che rispetto alla Champions devi fare un turno in più e si giocherà in un momento chiave della stagione. Indubbiamente è una competizione sulla carta competitiva, non dimenticando che spesso ci sono state sorprese come l’Ajax lo scorso anno, così come il Celta Vigo, oppure il Dnipro quando a sorpresa eliminò il Napoli di Benitez in semifinale”.
Passando al mercato di Gennaio dove il Napoli può dire la sua, si parla di Vrsaljko che piace e non poco al club azzurro. Secondo te a che punto è la trattativa con il terzino croato? “Su Vrsaljko c’è da dire che il Napoli si sta muovendo in modo da anticipare la concorrenza e averlo entro il 6 Gennaio, visto che l’obiettivo del mercato è quello di avere i calciatori per la prima settimana del nuovo anno. A me non risulta che sul terzino ex Sassuolo ci sia stata un’accelerata, però si può definire un calciatore che piace alla società di De Laurentiis. Vrsaljko verrebbe per sostituire l’infortunato Ghoulam e non lo scopriamo certamente in questi giorni. Credo che il terzino dell’Atletico Madrid o chi per esso arrivi il prima possibile per poter giocare quante più gare possibili, prenderlo a fine mercato non avrebbe molto senso”.
Invece su Roberto Inglese è un calciatore del Napoli a tutti gli effetti. Arriverà già a Gennaio oppure nel mercato estivo? “Nelle scorse settimane si era parlato di un possibile scambio Milik al Chievo Verona e Inglese al Napoli per consentire al polacco di giocare titolare in vista anche del mondiale in Russia. Il polacco è davvero un ragazzo sfortunato in questo anno e mezzo e andando in prestito troverebbe la giusta continuità. Sarebbe una buona soluzione questo scambio tra i due club, Inglese sarebbe utile anche perché può essere un valido supporto per l’attacco del Napoli. Vediamo come si svilupperà questa trattativa”.
Il momento del Napoli in campionato non è dei più semplici. Si parla di un calo fisico, altri invece psicologico. Tu da quale parte ti schieri? “Io ho visto la gara di domenica degli azzurri contro la Fiorentina è mi è sembrata una squadra con la lingua a penzoloni (ride n.d.r.), un calo fisico ma lo reputo normale vista i tanti impegni nell’arco della stagione. Senza dimenticare una rosa corta e giù a cascata come i vari infortuni subiti in questi mesi, sfortuna come quelli di Ghoulam e Milik, il momentaneo stop di Insigne. Quest’ultimo è un’assenza non facile da rimpiazzare visto il valore tecnico del ragazzo. Il suo sostituto Zielinski non gioca nella sua posizione preferita, com’è stato nella sfida contro i viola di Pioli. Altri aspetti come l’appannamento di Mertens, il belga sta attraversando il momento più difficile da quando gioca come centravanti, ma era del resto anche fisiologico. Io credo che il Napoli debba stringere i denti fino alla pausa natalizia, riposarsi quei pochi giorni per ricaricarsi le batterie in vista delle prossime sfide del nuovo anno. Potersi allenare una settimana senza impegni infrasettimanali può agevolare il lavoro di Sarri per avere la squadra al massimo della forma”.
Sabato sera si giocherà allo stadio “Grande Torino” la sfida tra i granata di Mihajlovic e il Napoli. Che gara prevedi, visto anche il momento positivo dell’undici piemontese? “Se escludiamo l’episodio del VAR che ha visto coinvolto Immobile, credo che il Torino avesse già dimostrato a parità numerica di potersela giocare al meglio se non di più contro la Lazio. Era una gara in stallo, ma è evidente che con l’uomo in più la partita sia andata a favore della compagine granata. Il Napoli dovesse giocare ai suoi ritmi contro il Torino, com’è successo ad inizio stagione, può prevalere sui ragazzi di Mihajlovic. La squadra granata ha trovato i gol contro la compagine di Simone Inzaghi con calciatori non abituali al tabellino marcatori, penso a Berenguer che ha preso il posto di Ljajic, oppure lo stesso Edera. A livello psicologico il Torino è in forte rilancio, perciò per gli azzurri può essere una gara scomoda, non facile da interpretare, però con sette giorni di allenamento i partenopei possono giocarsela al meglio nell’arco dei novanta minuti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco