L’intento è palese: far diventare quel piccolo gradino conquistato contro il Milan, un trampolino di lancio per un nuovo campionato. Il Benevento ci crede e quello che agli altri può sembrare un’autentica follia, negli ambienti sanniti viene codificato come un lucido progetto di salvezza.
La società ha dato la sua ampia disponibilità al tecnico per migliorare l’organico a disposizione, tanto che dopo la venuta in prova di Paolo De Ceglie, fa capolino un altro nome nel mercato di “riparazione” giallorosso: quello del brasiliano Guilherme Costa Marques, classe 1991, trequartista-ala del Legia Varsavia, un giocatore di grande esperienza oltre che di tecnica indiscutibile. Lo aveva fatto capire De Zerbi: «Mercato estero? Perché no? Se si individua un profilo ideale, le difficoltà di ambientamento e di lingua contano niente». Così il mercato e questa ultima parte del girone d’andata vanno di pari passo: «Vorremmo arrivare alla partita col Chievo del 30 dicembre con qualche punt o in più in classifica». De Zerbi ci spera, soprattutto ora che il ghiaccio è stato rotto. Vorrebbe subito dare continuità all’azione della sua squadra, anche se l’avversario da affrontare non è certo dei più semplici. Per di più, contro l’Udinese, il tecnico giallorosso dovrà fare a meno di Danilo Cataldi, il giocatore più continuo e di maggiore caratura del gruppo. La sua sostituzione è stato il dubbio maggiore che il tecnico ha portato con sé alla vigilia della sfida del Dacia Arena. Due nomi per una maglia: Del Pinto e Viola, entrambi centrocampisti centrali, ma dalle caratteristiche assai differenti. Molto conterà come il tecnico si immaginerà la gara: Del Pinto somiglia molto di più a Cataldi, la sua può essere una regia dinamica e fisica. Viola ama più le geometrie e a un apparente minor dinamismo sopperisce con una maggiore precisione nel palleggio. De Zerbi dovrebbe aver scelto la punta centrale: fiducia a Puscas, che ha giocato una gran partita contro il Milan. Armenteros, che ha recuperato, partirà dalla panchina. Così come Ciciretti, che si è allenato bene per tutta la settimana, ma non è ancora al meglio. Non dovrebbe subire modifiche la difesa, che riparte dalla prodezza di Brignoli per aumentare la sua autostima. Il portiere giallorosso ha vissuto una settimana quasi surreale, con elogi che gli sono piovuti da ogni parte del mondo. Oggi è chiamato soprattutto a fare la sua parte tra i pali e a guidare una difesa che non di rado si concede qualche distrazione da cancellare al più presto. Corriere dello Sport