ESCLUSIVA – K. Nocerina (ass. diab. Junior inf.): “Da Toldo a Paolo Cannavaro, messaggi virali che mi hanno commosso”
Martedì mattina al Teatro Sannazaro, si è svolta la presentazione dello spettacolo “Ma che ce ne fott” che si terrà il 15 Dicembre alle ore 21,00. Evento che il cui ricavato andrà alla fondazione “Ciro Vive” per commemorare il giovane tifoso morto prima di Napoli-Fiorentina, prima della finale di Coppa Italia del 2014. Erano presenti gli autori dello spettacoli Alessandro Bolide e Antonio Riscetti gli attori Enrico Durazzo e Luca Bruno, la signora Antonella Leardi e Karima Nocera addetto stampa dell’Associazione diabete junior infantile. Quest’ultima è stata intervista da “ilnapolionline.com”.
In cosa consiste esattamente la tua associazione? “Io precisamente sono l’addetto stampa dell’Associazione diabete junior infantile in Campania e faremo parte dello spettacolo di Alessandro Bolide, una persona davvero sensibile sugli aspetti sociali della città. Lui è il testimonial della nostra associazione per la lotta contro il diabete, fare la prevenzione è lo scopo principale, lo facciamo tutti i giorni e principalmente nel campo medico. La prevenzione che intendiamo noi riguarda anche l’aspetto sociale, soprattutto i comportamenti scorretti. Nel caso dell’evento e della fondazione Ciro Vive, massima prevenzione anche nel mondo del calcio per dare un messaggio chiaro alla nostra città”.
Passando all’argomento calcio, tantissimi messaggi virali da parte dei campioni di questa disciplina verso la prevenzione. Da Toldo a Zanetti, passando da Montervino a Paolo Cannavaro. Tu personalmente ti aspettavi tutto questo? “Tutti loro si sono resi disponibili, non dico che mi sono emozionata, ma addirittura commossa, perché vedere tanta sensibilità da parte di questi grandi personaggi. Il calcio è una disciplina fisica, tutti i bambini, anche quelli ammalati hanno la necessità di fare attività fisica che si trasforma in passione verso questa disciplina, tutto diventa più semplice. In questo il calcio è uno sport che può avvicinare tutti, fare attività psico-fisica è un aspetto da non sottovalutare, non da quei messaggi cattivi che purtroppo ogni tanto leggiamo o sentiamo ed io sono davvero felice di tutto questo”.
Infine vorrei parlare con te della signora Leardi, una mamma coraggio che sta affrontando con determinazione la vicenda del povero Ciro. Cosa ne pensi in merito? “La signora Leardi più che mamma coraggio, la definirei una donna tenace, una persona che è stata spinta a combattere una situazione gravissima come quella del figlio. Lei è un esempio importante per i ragazzi, ma anche per le famiglie stesse. Su quest’ultimo aspetto l’integrità all’interno del nucleo familiare è davvero importante, senza dimenticare il concetto di vigilare che va considerato un aspetto da non sottovalutare. Ritornando alla signora Leardi dico che ha subito una grave ingiustizia quella della mancata condanna a De Sanctis, anche se noi tutti crediamo sempre nella giustizia che sia fatta nel modo giusto, nonostante i problemi che attagliano la nostra nazione”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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