ESCLUSIVA – Luca Bruno: “Calcio e teatro sono diversi ma dove si possono trovare dei punti in comune”

All'interno le interviste ai protagonisti dello spettacolo "Ma che ce ne fott"

ESCLUSIVA – Luca Bruno: “Calcio e teatro sono diversi ma dove si possono trovare dei punti in comune”

Martedì mattina al Teatro Sannazaro, si è svolta la presentazione dello spettacolo “Ma che ce ne fott” che si terrà il 15 Dicembre alle ore 21,00. Evento che il cui ricavato andrà alla fondazione “Ciro Vive” per commemorare il giovane tifoso morto prima di Napoli-Fiorentina, prima della finale di Coppa Italia del 2014. Erano presenti gli autori dello spettacoli Alessandro Bolide e Antonio Riscetti gli attori Enrico Durazzo e Luca Bruno, la signora Antonella Leardi e Karima Nocera che fa parte dell’Associazione diabete junior infantile. Ilnapolionline.com ha intervistato gli altri protagonisti dello spettacolo Antonio Riscetti, Enrico Durazzo e Luca Bruno.

Il binomio calcio-solidarietà è da considerare vincente, non solo per l’efficacia ma anche per una nobile causa. Antonio Riscetti: “In questo caso è da considerare il binomio, portare alla luce, mostrare, fare ed evidenziare dei problemi sociali e delle criticità. Parlarne e se poi esce un sorriso in tutto ciò sia il binomio perfetto. Le catastrofi nella vita già ci sono, se uno riesce nella comunicazione e con l’ironia arriva allo scopo finale allora siamo a cavallo”.

A seguire ilnapolionline.com ha intervistato un altro degli attori dello spettacolo Enrico Durazzo sull’evento del 15 dicembre e sulla tragedia che ha colpito il povero Ciro Esposito.

Lo spettacolo del 15 dicembre che tipo di messaggio può dare dopo la tragedia che ha colpito il povero Ciro Esposito. “Il messaggio principale è proprio questo, noi con questo spettacolo vogliamo che tragedie che hanno colpito il povero Ciro non accadano più. Non si può morire per una partita di calcio, direi in una maniera così stupida. L’ironia, la comicità e la cultura della risata da parte di noi napoletani cercheremo di far capire cos’è il buon senso. Io credo che con la ragione tutto si può migliorare”

Passando al calcio giocato il Napoli potrebbe prima del Natale riconquistare la vetta e dare un sorriso al popolo partenopeo? “Ci auguriamo che si possa di nuovo guardare il Nord dall’alto verso il basso. Diventare un po’ razzisti, loro al Nord e noi al Sud (ride n.d.r.)”.

Ma che ce ne fott da tormentone a spettacolo, cosa ne pensi di questa frase messa anche nel contesto sociale? “Ma che ce ne fott vuol dire tutto, nel senso che si può andare avanti senza farci caso, in questo caso è ironico,  oppure pensarci e trovare una soluzione ai problemi. La frase non è solo per scherzare, ma è la cultura che si nasconde dietro l’ironia, in poche parole la satira”.

Infine intervista a Luca Bruno che recentemente ha avuto il premio Charlot e si è espresso sullo spettacolo ma non solo. “Come ha detto Alessandro Bolide, sono un comico in carrozzina e ancora devo imparare a parlare (ride n.d.r.). Sono felice di far parte di questo spettacolo e quando vedo la signora Leardi è come vedere mia madre e penso sempre che potevo esserci io al posto del povero Ciro in quella sera tragica di Roma. Si è già detto tutto e mi fa piacere far parte dello spettacolo del 15 Dicembre, la morte di Ciro non si dimentica e noi stiamo insieme per ricordare ancora di più!!! ”.

A tuo avviso il calcio può prendere spunto dall’ironia, cioè non prendersi sul serio come purtroppo accade in questa disciplina? “Il calcio a mio avviso deve prendere spunto da tutto ciò che si è detto martedì mattina ma con delle differenze. Il teatro è arte, mentre il calcio è uno sport che però deve dare il buon esempio come accade nel nostro mestiere. Sono due concetti diversi ma che in alcuni casi possono trovare un punto d’incontro. Io forse sono la persona meno indicata per trovare delle soluzioni, ma mi auguro che il calcio possa diventare uno sport pulito, ora in questo momento non lo è. Il teatro è uno strumento importante per portare la gente a vedere gli spettacoli e con l’ironia si possa dare una svolta alla vita di tutti i giorni”,

Interviste a cura di Alessandro Sacco

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