Sono bastate due sconfitte per trasformare il Napoli da squadra imbattibile a squadra in crisi. Le critiche piovute sugli uomini di Sarri, già al termine del match perso con la Juventus, saranno amplificate dalla mancata qualificazione agli ottavi di Champions League. La stanchezza dei giocatori chiave e la poca ampiezza della rosa sono i principali capi espiatori citati da mass media e tifosi. Il Napoli (anche se qualcuno l’ha evidentemente dimenticato) ha ottenuto 12 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta in 15 gare di campionato: un ruolino di marcia non realistico ad inizio stagione, nonostante l’obiettivo tricolore dichiarato dal club. I deludenti risultati europei, invece, sono da ascrivere a due fattori: da un lato la minore determinazione con cui si è affrontata la competizione, dall’altro il calendario che ha permesso allo Shaktar di passeggiare su di un Manchester City già qualificato. L’atteggiamento avuto nei confronti della squadra partenopea, insomma, è del tutto fuori luogo ed ingiustificato. Un calo di prestazioni, comunque, è sicuramente riscontrabile nelle ultime settimane, come ammesso dallo stesso Sarri: la stanchezza mentale più che fisica (ricordiamo che i calciatori sono atleti e per di più giovani!) rende meno fluido il gioco azzurro e riduce movimenti e guizzi delle superstar partenopee. In un Novembre ricco di impegni difficili una perdita di brillantezza era però preventivabile. I gravi infortuni di Milik e Ghoulam non hanno aiutato, possedendo i calciatori in questione caratteristiche uniche per la rosa, soprattutto da un punto di vista strutturale. Ciononostante, il ridotto numero di impegni fino a Febbraio aiuterà il Napoli a ritrovare la migliore condizione psicofisica: anche lo scorso anno Hamsik e compagni superarono le difficoltà d’autunno e diedero il meglio di sè in primavera. La retrocessione in Europa League, inoltre, rappresenta un’ottima occasione per accrescere ranking, blasone ed esperienza. Molti calciatori meno utilizzati in Serie A ed in Champions (Diawara, Rog e Ounas su tutti) avranno modo di affrontare gare internazionali e di inserirsi maggiormente nello scacchiere tattico di Sarri. La possibilità di vincere un trofeo in più, oltre allo scudetto ed alla Coppa Italia, potrebbe poi rappresentare un grosso stimolo per l’intero ambiente. Troppo impegnato, per il momento, in critiche folli e distruttive…
Calcio in Pillole, rubrica a cura di Umberto Garofalo
RIPRODUZIONE RISERVATA