Giuntoli alle prese sempre con il mercato
Lo scorso anno l’Uefa ha girato al Napoli 66 milioni di euro. Considerando solo i premi Uefa, il Napoli fino ad adesso ha in cassa circa 35 milioni, salvo conguaglio: 12 milioni per la partecipazione ai gironi, 3 milioni per le performance nella prima fase (2 vittorie) e circa una ventina di milioni del market pool, cioè i proventi tv suddivisi tra le squadre dello stesso Paese.
Il mercato del Napoli paradossalmente sarà più influenzato in caso di partecipazione all’Europa League: in questo caso, infatti, l’esigenza di una panchina più lunga potrebbe spingere il Napoli ad andare oltre le due operazioni che ha già in mente. Questo perché, giocando di giovedì, c’è davvero bisogno di un Napoli-2. Che al momento, non c’è. L’arrivo di Inglese, in questa ottica, appare scontato: l’accordo con Campedelli ma è chiaro che il Chievo, volendo, potrebbe puntare i piedi. Non lo farà. Ma solo Inglese potrebbe non bastare: a quel punto, ecco che sarà importante capire quando Milik tornerà ad essere aggregato alla squadra.
In difesa, De Laurentiis segue da vicino la pista che porta a Grimaldo del Benfica. Ma è chiaro che è più semplice arrivare a Vrsaljko: ormai è evidente che Simeone lo considera uno in più e Beppe Riso, il suo agente, non intende lasciarlo a Madrid a fare la comparsa. L’Atletico, dunque, si prepara a trattare sulla base di una richiesta iniziale di 20 milioni di euro. Il Napoli ne offre poco più delle metà. Il croato ha già dato il suo assenso al trasferimento in azzurro. Con la rosa a 25, è chiaro che bisognerà fare delle scelte. A centrocampo non dovrebbe arrivare nessuno, mentre in attacco, in caso di partenza di Giaccherini, si potrebbe pensare ad anticipare qualche operazione: per esempio, quella di Berardi, che piace e non poco al ds Giuntoli. Occhio sempre a Verdi, anche se il Bologna pensa a una cessione a giugno e non certo adesso. Tanti nomi, con preferenza per il made in Italy.
Fonte: Il Mattino