The Champions – Riscatto in Europa

La Champions come riscatto per tutta l’Italia delusa

In questa settimana il calcio italiano può dare la migliore risposta alla crisi istituzionale cominciata il 13 novembre, con l’esclusione della Nazionale dai Mondiali che ha portato al licenziamento del commissario tecnico Ventura e alle dimissioni del presidente federale Tavecchio. Tra domani e mercoledì c’è la possibilità di assistere alla qualificazione di Juve, Napoli e Roma agli ottavi di Champions, mentre già sicura è la partecipazione di Atalanta, Lazio e Milan ai sedicesimi di Europa League e dunque l’ultimo turno di giovedì diventerà una passerella per i giocatori meno utilizzati, oltre che l’occasione per Gattuso – beffato dal meraviglioso gol del portiere del Benevento Brignoli al debutto in panchina – di cogliere il primo successo alla guida del Milan.
Juve e Roma, al secondo posto nei rispettivi gironi, non devono realizzare imprese negli ultimi 90′ per qualificarsi. Abbordabile l’ultimo match anche per il Napoli, che va sul campo del Feyenoord, a zero punti dopo cinque partite, però gli azzurri sono in terza posizione e per agganciare lo Shakhtar e sorpassarlo in virtù della differenza reti devono confidare nella vittoria del City in Ucraina. Guardiola si è dichiarato innamorato del gioco di Sarri, però mercoledì potrebbe presentarsi con una formazione imbottita di riserve, volendo preservare i titolari per il derby con lo United di domenica. E l’affetto per il Napoli, quegli wow di ammirazione per le partite degli azzurri? Sarri farà il tifo per Pep e soprattutto per i propri uomini, confidando nella voglia di riscatto dopo la sconfitta contro la Juve che li ha fatti scendere dal primo gradino della classifica, dove è salita l’Inter dopo la vittoria sul Chievo. Se il Napoli scivolasse in Europa League, come accadde nel 2013 quando in panchina c’era Benitez, non dipenderebbe dalle due sconfitte contro il City ma da quella contro lo Shakhtar: il pari a Charkiv, ampiamente alla portata della squadra, avrebbe garantito il secondo posto nel girone.
Il calcio italiano vive una nuova grave crisi e dal giorno della sconfitta nello spareggio con gli svedesi si propongono soluzioni per la guida della Nazionale, per il governo della Federazione e per quello della Lega. Giovedì i 20 club della serie A dovrebbero eleggere la governance, più per schivare il commissariamento minacciato dal Coni che per rendere credibile la propria organizzazione. Ma sarebbe comunque una schiarita politica. Le risposte più importanti può darle, intanto, il campo, con i risultati delle tre squadre impegnate in Champions. Se passassero sei club alla seconda fase delle coppe europee, significherebbe che qui non è tutto da buttare e che la Nazionale ha detto addio al Mondiale di Russia perché aveva una guida molto precaria in panchina e una Federazione non in grado di sostenere un progetto. D’altra parte, come ha incredibilmente sottolineato il vicepresidente federale Ulivieri, «la qualificazione mondiale non era nel programma elettorale di Tavecchio». Evidentemente l’ex presidente e il suo vice facevano un altro lavoro.

Fonte: Il Mattino

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