Da Rampulla a Brignoli, quando il portiere diventa goleador

Il portiere in libera uscita nell’area avversaria è la carta della disperazione. Ma quando funziona e si trasforma in gol è l’apoteosi. Come quella che ha vissuto oggi Alberto Brignoli, portiere del Benevento autore del gol del 2-2 al 94′ contro il Milan. Un tuffo di testa e palla imprendibile per Donnarumma, gesto degno di un grande attaccante.
E non isolato. Con un’azione molto simile Michelangelo RAMPULLA sigla l’1-1 per la Cremonese a Bergamo. E’ il 24 febbraio 1992 e anche allora si giocano i minuti di recupero. Il primo aprile 2001 l’eroe di giornata è Massimo TAIBI. L’estremo difensore della Reggina fa ancora di più: contro l’Udinese prima si procura il calcio d’angolo con un’incursione in area avversaria, poi svetta per incornare il corner e beffare il collega Turci. Un gol a tempo scaduto lo segna nel 2002 Francesco TOLDO, in maglia Inter e contro la Juventus, per il pareggio dei nerazzurri.
Il colpo di testa è l’asso nella manica anche di Marco AMELIA, che lo sfodera addirittura in Europa, in casa del Partizan di Belgrado. Due novembre 2006, partita di Coppa Uefa che per il Livorno vale la qualificazione. Grazie a quel gol, a due minuti dalla fine, la squadra amaranto pareggia e va avanti nella competizione.

Portiere goleador è stato anche, antesignano del ruolo, Antonio RIGAMONTI, n.1 del Como degli anni ’70, che però doveva la propria presenza nella classifica dei marcatori all’abilità nel calciare i rigori e battere quindi i colleghi avversari.
Prima ancora di lui c’era stato SENTIMENTI IV.
All’estero hanno fatto la storia il brasiliano Rogerio CENI e il paraguayano Josè Luis CHILAVERT, entrambi abilissimi nel calciare le punizioni dal limite, oltre che i penalty. E proprio Ceni è stato il più prolifico in assoluto, segnando ben 103 reti in 23 anni di carriera nel San Paolo.

Ansa.it

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