La prima sconfitta con il sospetto che resti dentro qualcosa: ed allora c’è il Feyenoord e servirà, magari, anche che ci sia il City, per rincuorare Hamsik.
Hamsik, è ovviamente un ko che lascia il segno. «Ma noi per settanta minuti abbiamo tenuto la Juventus là dietro, l’abbiamo costretta a restare nella propria metà campo. Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma non ci siamo riusciti».
Il campo è diventato piccolo.
«Qualche occasione è venuta fuori, ma avremmo dovuto concretizzarla. Poi è diventato complicato riuscire a trovare spazio, loro sono stati bravi a chiudersi».
Cosa vi resta?
«La consapevolezza di aver avuto possesso palla, contro una squadra che da sei anni vince lo scudetto. Una partita che abbiamo fatto noi e che, adesso, non deve assolutamente condizionarci. Si ricomincia subito, si pensa alla prossima, ricordandoci che questa è la prima sconfitta».
La Juventus ad un punto.
«La classifica non la guardiamo, non siamo ancora arrivati alla fine del girone d’andata, figuratevi un po’ se è il caso di avventurarsi in analisi approfondite. Ci sarà tempo, la stagione è lunghissima. Non ci siamo esaltati fino a ieri mattina, non ci abbattiamo adesso».
Rimpianti se ne porta dietro?
«Potevamo prendere un punto, lo avremmo meritato. Ma sappiamo come vanno le cose nel calcio, a volte la sorte può darti una mano. Noi andiamo avanti a testa alta, credo sia giusto non preoccuparsi».
Meglio tuffarsi in Olanda...
«Noi vogliamo il passaggio al turno, ma sappiamo di non essere padroni del nostro destino. Dobbiamo andare a Rotterdam per vincere, poi aspetteremo il risultato dagli altri campi. Ma la priorità è il successo da cogliere. Saremo quelli di sempre».
Scintille tra qualcuno di voi con Higuain...
«Non ho visto il gesto di cui si parla, magari riguarderò in tv per capire».
E’ una nuova settimana intensa.
«Ma noi abbiamo semplicemente la preoccupazione del Feyenoord. Poi penseremo anche alla Fiorentina, chiaramente. Il campionato è equilibrato, ci sono tante squadre a distanza ravvicinata. Sarà importante non commettere passi falsi, non lasciare punti per strada. E tornare subito alla vittoria: la prima, però, sarà quella di Champions League».
Fonte: CdS