Se l’Inter vi proporrà di togliere la clausola e rinnovare il contratto, cosa risponderà?
«La clausola l’ho chiesta io perché ritenevo giusto mettere a un giocatore del suo livello e della sua qualità una clausola da top player. Non so se la società vorrà aggiustare la clausola e di conseguenza il suo contratto. La clausola però non deve spaventare nessuno: anche se c’è un’offerta di un club pari alla clausola, la decisione spetta sempre al giocatore».
Com’è vivere in casa con… mister 110 milioni?
«Lui è felicissimo all’Inter, pensa al gruppo ed è orgoglioso del suo allenatore e dei suoi compagni. Si preoccupa dello spogliatoio, accoglie i nuovi e dà loro consigli per trovare la casa e la scuola dei bambini».
Icardi è diventato anche molto ambito dagli sponsor.
«Sì, è vero, e sto lavorando al rinnovo del contratto con il suo sponsor tecnico (la Nike, ndr), ma la sua priorità è il calcio e delega tutto a me. Mauro si concentra sul campo».
Come moglie le capita mai di essere gelosa?
«No. E’ un bell’uomo, ma anche serio e legato alla sua famiglia. Vi racconto un episodio carino: qualche settimana fa ero a un evento di uno sponsor dell’Inter con Ausilio e Piero ridendo mi ha detto: “La presentatrice sta guardando Mauro. Non ti fa paura?”. Gli ho risposto: “A te non fanno paura le altre squadre che guardano Mauro?”. Abbiamo riso entrambi. Con Ausilio ho un bel rapporto: a volte lui mi ha bloccato su whatsapp e a volte io ho bloccato lui, ma è bravo e alla fine facciamo sempre pace. La società con noi si è comportata benissimo, niente da dire».
Ausilio l’ha definita un brutto cliente al tavolo delle trattative, quando avete rinnovato il contratto nell’estate 2016.
«Sì, sono terribile. La prima volta che l’ho chiamato dicendogli che avevo preso la procura di Mauro, pensava che per lui sarebbe stato tutto facile. Mi sa che ha cambiato idea (ride, ndr)».
E’ vero che Napoli-Juventus di domani Icardi poteva giocarla con entrambe le maglie?
«Due estati fa avevo percepito che Mauro era sul mercato e mi sono messa a fare il mio lavoro. Le mie dichiarazioni allora erano dettate dal fatto che noi argentini non siamo diplomatici, ma gente sincera. Volevo e voglio il meglio per mio marito. A volte non gli ho neppure detto chi andavo a incontrare per lasciarlo tranquillo».
E’ vero che lei ha parlato con la Juventus prima che i bianconeri acquistassero Higuain?
«Così dicono… (ride)».
De Laurentiis invece che impressione le ha fatto?
«E’ una persona carinissima. Ho sempre avuto un bel rapporto con lui e in generale con tutte le persone del mondo del calcio. Non ho riscontrato pregiudizi nei miei confronti anche perché sono abituata da tempo a curare da sola i miei contratti, anche se ho dei professionisti che mi aiutano».
E’ vero che De Laurentiis le ha offerto una parte in un film?
«Diciamo… un cameo, ma all’epoca ero incinta».
Il cinema però rimane una sua passione.
«Sì e a giugno prenderò parte a un film drammatico in Argentina. In Italia mi hanno proposto di lavorare anche in tv, ma è già abbastanza impegnativo fare tutto quello che faccio».
Come riesce ad essere mamma, moglie, agente, stilista e scrittrice insieme?
«Semplice, oggi mi sono svegliata alle 6 di mattina… A volte mi tocca delegare qualcosa, ma voglio essere sempre dietro a tutto. Anche perché noi donne siamo abituate a fare tante cose insieme, gli uomini una alla volta (ride, ndr). Mauro comunque mi aiuta tantissimo e a casa siamo una bella squadra».
Com’è Icardi come papà?
«Un… top player. Le nostre figlie lo adorano, ma purtroppo credo che un marito bravo come lui difficilmente lo troveranno».
La Wanda Nara procuratrice è critica nei confronti di Icardi?
«Molto. Dopo i tre gol nel derby insieme ai complimenti gli ho fatto qualche appunto».
Da quando siete all’Inter qual è stato il momento più difficile? L’uscita dell’autobiografia?
«Penso di sì. E’ stato estrapolato un pezzo di un discorso per creare una polemica. Bastava leggere due righe sotto per capire che Mauro aveva chiesto scusa, ma ormai fa tutto parte del passato».
Che impressione le ha fatto Spalletti?
«Mi piace tantissimo. Mette ogni giocatore nel suo ruolo e ha una grande personalità: quando lo ascolti parlare, ti cattura e hai voglia di starlo ad ascoltare a lungo».
Può guidare l’Inter allo scudetto?
«Mi spiace, ma di scudetto non parlo».
Ammetterà però che l’Inter finora è andata oltre le più rosee aspettative?
«La squadra funziona alla perfezione e speriamo continui così».
Dopo le tante liti del passato e il processo ancora in corso, com’è il suo rapporto con il suo ex marito, Maxi Lopez?
«Tranquillo. Ora siamo in pace. Con Mauro pensiamo soprattutto ai bambini (Valentino, Constantino e Benedicto, ndr) e al loro bene. Anche Maxi vuole la stessa cosa. Speriamo che duri e che non tornino certi periodi…».
Tra Maxi e Mauro invece come va? Maxi ha già rifiutato due volte di stringergli la mano in campo…
«Loro si incrociano tutte le settimane quando Maxi viene a prendere i bambini da noi. Quei due episodi sono stati molto mediatici, ma una settimana prima di uno di quei fatti Maxi era a casa nostra, al compleanno di uno dei bambini e seduto sul divano scherzava con Mauro che poi è sceso con lui in ascensore per accompagnarlo al taxi. E gli ha pure aperto la porta… Da quando lo conosco, Mauro, ha il corpo di un giovane e il cervello di un adulto».
Le tensioni tra lei e Maxi Lopez le hanno creato problemi?
«Ne avrei fatto a meno. Io sono per la vita tranquilla e non amo che la gente parli troppo della mia famiglia. A noi piacciono le cose semplici: martedì sera per esempio ero con Mauro a passeggiare con il cane intorno a San Siro. Noi due… nel deserto».
Felice che Mauro sia finalmente tornato in nazionale?
«Molto. Io sono argentina e sono una a cui piacciono le cose giuste. Mauro doveva essere in nazionale da tempo, ma l’importante è che adesso faccia parte del gruppo. Abbiamo la fortuna di avere il migliore al mondo, Messi, e tanti altri 9 forti, ma ho sempre creduto in lui».
Cosa pensava quando tanti dicevano che Icardi non era convocato per colpa del veto di Messi?
«Sapevo che non era vero. Lui e Leo hanno un bellissimo rapporto e Mauro è orgoglioso di averlo come compagno nell’Argentina, esattamente come lo è stato di dividere lo spogliatoio all’Inter con Zanetti».
E’ pronta la prossima estate a volare in Russia?
«Certo. Gli starò vicino. Peccato che non ci sia l’Italia».
In caso di trionfo a Mosca, regalerà a Mauro un altro figlio?
«No, no, con i figli stop. Al massimo un altro cane (ride, ndr). A lui piacciono tanto».
Fonte: CdS