Sarri con la linea a tre è superiore a centrocampo

 

Quando si contrappone il gioco di Allegri a quello di Sarri non bisogna commettere un errore che sarebbe madornale: confondere l’efficacia del gioco di Max col semplicismo. Peggio ancora: credere che la sua idea di concretezza abbia come base il difensivismo. Sarebbe un errore sempre, ma quest’anno di più, visto l’attacco attuale della Juventus, il migliore della Serie A

 

Non c’è dubbio però che l’idea di Allegri abbia come punto di partenza la solidità della retroguardia, non solo del reparto ma dell’intero sistema difensivo. Dopo aver preso i tre gol a Marassi con la Sampdoria è corso ai ripari tornando alla difesa a tre contro il Barcellona e se l’ha confermata contro il Crotone (avversario che che difficilmente avrebbe impensierito Buffon e compagni anche se schierati a quattro) significa che nella sua testa questo sarà l’assetto almeno fino al ritorno della tradizionale forza difensiva della Juve. Allegri ha vinto tre scudetti con i bianconeri anche perché l’idea del suo calcio si lega perfettamente con la storia del calcio juventino. Da Trapattoni a Lippi a Capello a Conte, tutti hanno dato alla squadra una robusta organizzazione difensiva, lasciando all’estro, al talento e alla forza degli attaccanti dei vari periodi (Platini, Baggio, Del Piero, Ibrahimovic, Tevez, ora Dybala) la libertà di agire.

3 CONTRO 3. Se giocherà con tre centrali di difesa anche a Napoli, Allegri probabilmente abbasserà gli esterni per evitare di difendere in parità numerica: le caratteristiche di Callejon, Mertens e Insigne possono mettere in difficoltà i marcatori bianconeri, non dotati del passo breve dei due piccoletti del Napoli. Ma se invece il tecnico juventino, indotto proprio dal -4 in classifica, accettasse l’uno contro uno davanti a Buffon, avrebbe una supremazia a centrocampo.

LA MOSSA. E’ difficile che venerdì sera la Juve conceda al Napoli il suo palleggio, uscirebbe dal San Paolo con il giramento di testa. Alzerà invece il pressing dei suoi mediani e cercherà di colpire la capolista alle spalle, con i suoi scattisti. Perché ovviamente il Napoli non cambierà linea di gioco, resterà fedele a se stesso. E’ qui che l’idea di Allegri può avere la meglio sulla visione di Sarri: l’idea di afferrare il Napoli, tagliarne le vie d’accesso verso l’area avversaria (e l’assenza di Ghoulam è già un bel taglio per gli azzurri), e impensierire la sua difesa in velocità.

Fonte: CdS

 

 

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